Per il sacro cammino della mariologia
Data: Venerdi 30 Gennaio 2015, alle ore 9:59:33
Argomento: Mariologia


Un articolo di Don Juan Carlos Casté, EP, in Araldi del Vangelo, 132 (2014), pp.38-39.



Lo stretto legame di Maria col mistero di Cristo porta la teologia a rendere sempre più esplicito l'importante ruolo della Vergine Madre nella Storia della Salvezza.

Nel concludere la costituzione dogmatica sulla Chiesa con un capitolo intero dedicato alla Vergine Maria,1 il Concilio Vaticano II ha voluto mettere in risalto l'importanza fondamentale della Santissima Vergine nella teologia e nella pietà cattolica. In esso si ricorda la lunga e ininterrotta tradizione di venerazione e specialissimo amore a quella fanciulla di Nazareth, per la sua partecipazione fondamentale alla Redenzione e alla storia della Salvezza. Già nel Cenacolo, gli Apostoli, gli altri discepoli e le Sante Donne avevano una viva nozione del ruolo rilevante di questa buonissima Madre.

"Più grande di Te, solo Dio"

Nel Nuovo Testamento troviamo pochi riferimenti alla Madonna, ma basta analizzarli con attenzione per notare che sono della massima importanza. E nei primi simboli della fede si include sempre Maria Santissima come Madre di Gesù per opera dello Spirito Santo. Questa menzione alla Vergine è di alto valore teologico, in esso vediamo il suo ruolo specialissimo.
Sottolinea, a questo proposito, un teologo contemporaneo: «Grazie a Lei, Gesù è discendente di Davide, erede del trono, latore delle promesse messianiche, Colui sul quale posa lo Spirito di Jahvè (cfr. Lc 1, 32-36; Is, 11, 1-3). La partecipazione attiva della 'donna' nel mistero dell'Incarnazione è qualcosa di positivamente caro a Dio, a tal punto che non si può captare il mistero di Cristo senza accettare anche che il modo in cui Egli ha scelto di far parte del genere umano è stato quello di incarnarsi "per opera dello Spirito Santo" nella Santa Vergine Maria».2
Ma non solo questo. San Luigi Grignon de Montfort insegna che Dio ha voluto servirsi di Maria nell'Incarnazione come il più perfetto mezzo per il Verbo di venire fino a noi e operare la Redenzione.
Questo stretto legame di Maria con tutto il mistero di Cristo - il mistero del suo essere e della sua missione - ha portato la teologia a rendere sempre più esplicita la persuasione che la Vergine Madre occupi un posto importantissimo nella storia della Salvezza. E per questa ragione la Chiesa La colloca in una posizione di superiorità rispetto a tutti i Santi, prestandoLe il culto di iperdulia. In totale consonanza con l'insegnamento dei Papi e dei Dottori, cantano i fedeli in Spagna e nella Ispano-America un inno molto antico, nato dalla pietà popolare, il cui ritornello dice: "Più grande di Te, solo Dio, solo Dio...".

"Paradiso del nuovo Adamo"

Scrivendo sulla maternità divina di Maria, i grandi santi mariani affermano che Lei è la "degna" Madre di Dio. È molto importante questo aggettivo, poiché significa che Lei, senza smettere di essere una semplice creatura, era all'altezza di questo ruolo inimmaginabile: essere Madre di Dio. Considerando questa espressione "degna Madre di Dio", notiamo una tale santità, altezza ed elevazione dell'anima che ci resta solo da ripetere il vecchio ritornello "più grande di Te, solo Dio".
Nel Trattato della Vera Devozione alla Santissima Vergine, San Luigi Grignion de Montfort La qualifica come "Paradiso del nuovo Adamo", titolo non facile da incontrare nei manuali di mariologia. Il fatto di riferirsi a Lei come al "Paradiso del nuovo Adamo" ci fa vedere la grandezza di quest'anima e tutto quanto Dio Padre ha posto in lei.

Importanza
dello studio della mariologia

Questi sono soltanto alcuni aspetti che ci aiutano a comprendere l'immensità del ruolo della Santissima Vergine nbella Redenzione e, di conseguenza, nella teologia cattolica.
Da qui è sorta la mariologia, scienza che è stata presente nel pensiero dei fedeli fin dai primi Padri della Chiesa e ha preso corpo nella teologia finché, intorno al XVII secolo, ha cominciato a distinguersi come un altro ramo di questa.
Ora, qual è l'importanza dello studio della mariologia? Dobbiamo studiarla per amare di più questa buona Madre. Solo lo studio non basta, esso deve essere accompagnato dall'amore e fare in modo che quanto più studiamo, più amiamo e più desideriamo servire la Regina del Cielo. C'è tra i cattolici un errore molto comune, consistente in una specie di timore di "esagerare" l'amore e il culto alla Santissima Vergine, poiché tale "esagerazione" potrebbe fare cosa sgradita a Nostro Signore. Nulla di più falso. Quanto più amiamo e prestiamo culto a Maria, più ci approssimeremo al Sacro Cuore del suo Divino Figlio. Questo errore ha le sue radici nella vecchia eresia giansenista, che tanto male ha causato alla pietà mariana ed eucaristica.
Non dobbiamo, dunque, aver paura di amare, conoscere e lavorare affinché la Santissima Vergine sia conosciuta. Su questa strada ci aiuti la considerazione di questi piccoli punti introduttivi per entrare nel sacro cammino della mariologia.

NOTE
1
Si tratta del capitolo VIII della Lumen gentium, intitolato "La Beata Vergine Maria, Madre di Dio, nel mistero di Cristo e della Chiesa".
2 BASTERO DE ELIZALDE j. l., Maria Madre del Redentor. 2.ed., Pamplona: EUNSA, 2004, p.18.

 

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