In preghiera con Maria, Madre di Gesù (At 1,14)
Data: Venerdi 1 Maggio 2015, alle ore 12:04:25
Argomento: Chiesa


Dal libro di Antonino Grasso, Maria con te, Editrice Ancilla, Conegliano 1995, pp. 41-45.


 



1 - L'ultima immagine terrena di Maria, quasi un suo estremo richiamo, è l'essere in preghiera con gli Apostoli, nel cenacolo.
La sua vita comincia nel silenzio, quando l'Angelo le porta il lieto annuncio; si sviluppa all'ombra e al servizio di Cristo, della cui vita e del cui insegnamento Ella conserva e medita nel cuore ogni ricordo; si sublima con la presenza sul Calvario; termina in questo essere con la Chiesa e per la Chiesa nella preghiera.
Che valore ha questa preghiera di Maria nel Cenacolo, questo suo essere per e con la Chiesa nascente?
La Vergine conferma la Chiesa, intercede per la Chiesa, santifica la Chiesa, prepara la Chiesa, sta con la Chiesa: la conferma nella sua fede, la santifica con la sua presenza, la prepara alla sua missione e rimane con essa, quale Madre sollecita, dalle umili origini al suo glorioso compimento finale.

2 - Gesù è salito al Cielo: la sua avventura terrena è terminata. Dio tra gli uomini, è venuto nella povertà, è vissuto lunghi anni nell'umiltà del lavoro e del silenzio, ha predicato la buona novella e aiutato i poveri, i malati, i diseredati, è morto solo ed abbandonato ed infine è tornato alla destra del Padre.
Prima di lasciare i suoi, ha promesso loro che invierà lo Spirito ad illuminare la loro mente confusa e ad avviarli sulla via della totale testimonianza.
Adesso essi, gli Apostoli, sono là, nel Cenacolo, la partenza di Gesù li ha lasciati nell'angoscia, nel dubbio. Ma con loro c'è Maria, la prima che, adombrata dallo stesso Spirito che essi attendono, ha creduto in Gesù e Lo ha portato nel suo cuore e nel suo seno materno. Si sono stretti perciò a Lei, la prima credente, per essere confermati nella loro fede incerta, a Lei che, per non aver mai dubitato, può confermare i dubbiosi.
Quanti di loro erano a Cana, in quell'evento già lontano ma indimenticabile? Ella sollecitò il Maestro a compiere il primo miracolo ed essi, allora, credettero in Lui, sotto lo sguardo sorridente di Maria. E Giovanni, non ha raccontato come sul Calvario, mentre essi stavano nascosti, Ella, la credente per eccellenza, se ne stava ritta ai piedi della croce, di quella croce che li aveva impauriti? Ora, nel Cenacolo, Maria prega con e per la Chiesa perché essa, nella Madre del suo Fondatore, intraveda e da Lei impari la costanza della fede.
La presenza di Maria sollecita e fortifica la Chiesa nel suo credere in Gesù: con Maria, la Chiesa diviene sicura della sua fede.

3 - Raccolti così nel Cenacolo, in preghiera con Maria e da Lei confortati, gli Apostoli attendono che lo Spirito Santo discenda e li trasformi in testimoni della Parola che hanno visto ed ascoltato. Dalla loro testimonianza dipenderà. il nostro credere nel Verbo di Dio.
Maria è con loro. Ella sa quanto importante e decisivo è l'intervento dello Spirito. Senza il suo adombramento, non sarebbe divenuta la Madre del Signore. Senza la sua presenza santificante, non sarebbe stata immacolata. La Vergine Madre, ricolma a dismisura della Spirito, può sollecitarlo ad intervenire sulla Chiesa nascente, di cui è l'immagine. Questa sua preghiera è perciò accorata e potente: anche la Chiesa deve essere adombrata dallo Spirito affinché, santa ed immacolata, generi ella pure il Salvatore nei suoi membri. La Pentecoste è l'Annunciazione della Chiesa, perché lo Spirito, come allora con Maria, la rende feconda e la sollecita alla maternità. La prima Madre è dunque nel cuore della seconda e l'assiste nell'incipiente gestazione del Cristo mistico che da quel giorno si ripeterà all'infinito dove c'è un'anima che viene confermata e ricolmata di Spirito e riceve l'abbondanza dei doni del Salvatore e che a Lui si offre e gli rende testimonianza, generandolo con la sua personale risposta alla grazia, nella santità.

4 - La presenza di Maria nel Cenacolo santifica la Chiesa alle sue origini, mentre gli Apostoli, non ancora confermati nella fede, sono in attesa dello Spirito che li battezzerà nel fuoco, li guiderà alla santità e alla forza della testimonianza del regno, fino al martirio.
La santità di Maria è al servizio di questa Chiesa pellegrinante e la Chiesa trova in Maria il suo sublime modello: senza peccato e piena di grazia, la Madre del Signore riversa sulla Chiesa la sua purezza e la sua pienezza, la innalza e la accosta misticamente al suo Salvatore divino, la ricolma del suo amore per Gesù e la guida, quale Madre e Maestra, al suo incontro con Lui.
Maria è presente nella Chiesa e questo essere ed esistere nella e per la Chiesa è sperimentato quotidianamente dalle anime che anelano alla perfezione. Esse sentono che la Vergine è vicina, come allora nel Cenacolo, che le sollecita all'incontro con Dio, che le spinge a fuggire il peccato e a donarsi a Dio in maniera definitiva. La sua presenza è dolce, costante, amorosa, e conduce a Dio, perché Maria è presente solo in funzione di Gesù e per facilitare l'opera dello Spirito Santo. Lei è, come quel giorno lontano, anche oggi al centro della Chiesa che prega, affinché anche oggi, come allora, essa continui ad avere fiducia e fede, sia fedele, sia operosa nella santità.

5 - In questo suo essere nella Chiesa, al centro della Chiesa e per la Chiesa, Maria ne diviene la Madre sollecita che, dopo aver generato fisicamente il Capo, è intenta alla gestazione spirituale del suo corpo mistico, dei suoi figli adottivi. La maternità di Maria è una maternità di intercessione e di preghiera dopo essere stata nel Cenacolo, una maternità anche di fede. Dal Cielo Ella assiste la Chiesa in maniera multiforme, ne segue la crescita e lo sviluppo. La sua maternità si manifesta anche attraverso gli interventi continui con i quali ci spinge a non fermarci nel nostro cammino, confermando di essere la Donna dell'Apocalisse che genera, nelle doglie del parto mistico, i suoi figli. Fino a quando l'ultimo membro della Chiesa, non avrà raggiunto il suo finale "essere con Cristo", la Madre gli sarà vicina per ascriverlo alla sua discendenza vittoriosa.

 

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