Uno studio di Maurizio De Santis, Curia Generale Passionisti, Roma 1997.
«Paolo della Croce, fondatore dei Passionisti, definito «il più grande mistico del Settecento», e uno dei più grandi direttori spirituali di tutti i tempi, visse con Maria una profonda comunione ... una vita carismatica cosparsa di ispirazione profetica. . Il "mistico." e "povero" della passione impresse nella propria vita la stessa azione di grazie del magnificat: "Il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato la povertà della sua serva" (Lc 1,47-48). Allo stesso modo il "servo della passione" attirò lo sguardo del suo "Amato Bene", a motivo della sua stessa povertà. . Mistico, povero e servo, Paolo della Croce, senza accorgersene, realizzo nella sua lunga storia il cantico di Maria[...]».