Conoscere, pregare e imitare Maria
Data: Mercoledi 14 Settembre 2016, alle ore 19:10:28
Argomento: Spiritualità


Una breve meditazione di Fr. Salvatore Salvaggio, in La Rosa di Valverde, giugno 2015, pp. 3-4.




1. ConoscerLa

È stato detto che “parlare della Madonna non è mai abbastanza”, perché scrutare per approfondire la nostra conoscenza di Lei, la ricchezza della sua personalità, (malgrado le pagine a Lei dedicate nei Vangeli siano poche), la dignità con la quale è stata scelta da Dio per diventare la Madre del Figlio di Dio, l’immensa sua santità, è un impegno costante e continuo. Infatti, per quanto ci sforziamo di sapere e di dire, non diremo mai abbastanza. La Madonna stessa riconosce che la Sua grandezza non è proprio merito, ma è Dio stesso che “ha guardato l’umiltà della sua serva... e ha fatto in lei grandi cose”. Infatti il Signore ha riversato in lei tutto il bene possibile. L’ha dichiarata nemica del tentatore, perché da Lei sarebbe nato Colui che avrebbe schiacciato la testa al serpente. Ha voluto preservarLa dalla macchia del peccato originale perché sarebbe diventata la Madre del Messia e l’ha riempita della sua “grazia” per cui noi La invochiamo con il saluto che rivolse a lei l’arcangelo Gabriele: “Ave, piena di grazia...”.

2. PregarLa

Pregare la Madonna è un bisogno del cuore: Lei è la nostra Madre. È stato Gesù stesso che dall’alto della Croce, negli ultimi istanti della Sua vita terrena, ce l’ha donata come madre, ed a noi ha detto di accoglierLa come tale. Pregare la Madonna significa aprire il nostro cuore a Lei, come fa un figlio verso la propria madre, per confidare a lei le proprie pene, i propri bisogni, le proprie gioie. Oltre che essere un bisogno del cuore, pregare la Madonna, è un’esigenza della vita. Ognuno di noi, giorno per giorno, sperimenta la propria limitatezza e tutta la fragilità della natura umana. La fede ci insegna che ”ogni grazia che il Signore concede, passa per Maria”, per cui diventa necessario che ognuno di noi, se vuole ricevere dal Signore qualche grazia, deve rivolgersi a Lei per ottenere dal suo Figlio quello che desideriamo, e il Figlio, certamente, non dirà mai di no a Sua Madre. Per cui è chiaro che il ricorso alla preghiera della Madonna diventa un passaggio obbligato per tutti.

3. ImitarLa

Per noi non sarà mai possibile, sarebbe come se con una lucerna volessimo illuminare il sole. Infatti Lei è l’Immacolata, cioè non solo concepita ma vissuta senza peccato. Noi invece siamo peccatori, concepiti, nati e vissuti nei peccati. Lei è solo Bontà; in noi, invece, oltre a qualche briciola di bontà, emerge soprattutto il nostro egoismo, che ci fa allontanare da Dio e dai fratelli. Lei è l’Amore incondizionato; in noi, invece, il più delle volte, prendono il sopravvento l’odio, il rancore, la divisione e la sopraffazione. Lei è l’eterno “Si” a Dio, in noi, invece, il più delle volte, tutto è regolato dal nostro meschino calcolo se aderire o meno al progetto che Dio ha per ciascuno di noi. È chiaro che tutte queste differenze tra Lei e noi potrebbero, forse, frenare la nostra volontà di volerLa imitare. Ma ripensare alla grandezza della Sua bontà, ai Suoi eloquenti silenzi sarà sempre uno stimolo per tutti ad affidarsi alle Sue amorevoli braccia, fiduciosi di essersi rivolti ad un’Avvocata che non ci abbandonerà mai. Ancora una volta la nostra Santa Vergine ci invita a “deporre la spada e a cambiare vita”. Preghiamo il Signore perché doni a noi e a tutti i cristiani la grazia di poterLo incontrare più intimamente, condotti per mano dalla santissima Madre Sua e nostra.

 

ASCOLTA L'AUDIO DELL'ARTICOLO







Questo Articolo proviene dal PORTALE DI MARIOLOGIA


L'URL per questa storia è:
/modules.php?name=News&file=article&sid=1513