Maria, una madre sempre vicina e sollecita
Data: Sabato 5 Novembre 2016, alle ore 10:00:54
Argomento: Società


Dal Libro di Antonino Grasso "Maria, madre di Misericordia. Sotto il tuo manto c'è posto per tutti. Meditazioni", Edizioni Segno, Tavagnacco 2016, pp. 156-157.



In questo mondo contemporaneo, in cui l’uomo spesso si dibatte in una solitudine che spaventa; in cui l'angoscia è il pane quotidiano; in cui la meschinità si veste di sufficienza, la nostra dolcissima e amorevole Madre ci indica la via della santità e della bellezza, la via della comprensione e della solidarietà, per riuscire a dare al nostro vivere il suo vero significato alla luce di Cristo, ed evitare così quel fallimento esistenziale e spirituale che spesso ci prostra. Col suo esempio, la costanza del suo amore e guidandoci a Dio, Ella ci insegna a rispondere vittoriosi all'ipocrisia e ai tradimenti; a vincere il groviglio dei problemi che si accavallano; a superare le incertezze che quotidianamente ci fanno sbandare e i controsensi e le cadute che spesso spingono molti di noi alla disperazione. Il suo cuore di Madre piena di compassione e di misericordia, aiutandoci a staccare lo sguardo dalla limitatezza dell’esistenza e dall’opacità di una vita senza senso, ci sollecita a pensare alle bellezze del cielo, ad avere la nostalgia di Dio, a nutrire quella speranza e quella fiducia che, se ci invadono l’anima, la ricolmano della gioia che torna ad illuminarci. Se prenderemo coscienza che, veramente, il suo manto ci copre e la sua mano ci guida, vinceremo le nostre battaglie, ritroveremo la forza per andare sempre avanti, dall’angoscia passeremo alla pace, non avremo più paura di nulla, perché avremo la certezza che su noi veglia la dolce “Madre di Misericordia”.

Tutto questo non ci isolerà dalle nostre sorelle e dai nostri fratelli in umanità, anzi ci spingerà a pregare, ad operare anche per gli altri, per coloro che sono tormentati dai nostri medesimi problemi; per coloro che vivono nel male, senza saperlo o non hanno cognizione piena di esso; per i poveri e i diseredati senza numero che non hanno né pane, né pace, né sorriso, né amore; per coloro che sono vittime dell'odio, della vendetta, del sangue. Come San Francesco d’Assisi, le ripeteremo sempre: «O Maria Santissima, i miei fratelli sono anche tuoi figli: unisciti a me e chiedi al tuo Figlio che nessuno si perda!». Accanto a Lei e con Lei, diventeremo, così, anche noi servi dell’Amore, apostoli e seme di un nuovo mondo sul quale, finalmente e per sempre, ritornerà a splendere la luce, la santità e la pace di Cristo. Come il Venerabile Don Silvio Gallotti, dobbiamo poter affermare: «Voglio essere nelle mani di Maria strumento docile e tutto abbandonato per guadagnare a Cristo il maggior numero possibile di anime; voglio essere in Maria una piccola calamita che attiri potentemente al Cuore di Gesù tanti miei fratelli».  Non stacchiamo mai, perciò, lo sguardo e il cuore da questa “Madre di Misericordia”, restiamole sempre spiritualmente vicini, viviamo in Lei e con Lei, perché davvero ci ama infinitamente ed è la Via che ci condurrà con certezza e sicurezza a Dio.

Nelle difficoltà spirituali e materiali della nostra vita, come ci invita Papa Francesco nella Bolla “Misericordiae vultus”: «Rivolgiamo a lei la preghiera antica e sempre nuova della Salve Regina, perché non si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci renda degni di contemplare il volto della misericordia, suo Figlio Gesù». Leviamo sempre fiduciosi il nostro sguardo verso di Lei, come ci ricorda San Germano di Costantinopoli: «La sempre Vergine, splendente di luce divina e piena di grazia, mediatrice innanzitutto a causa del suo parto soprannaturale, e ora mediante l’intercessione del suo materno potere, sia coronata di incessanti benedizioni. Che durante tutta la notte di questa vita l’accompagni la venerazione dei nostri inni. Non dimentichiamo neppure un istante le meraviglie che Dio ha operato in nostro favore per mezzo di lei, per non farle interrompere la sollecitudine e la protezione che ella ci garantisce» E sempre, ripetiamole l’accorata preghiera di Pio XII, sicuri di essere esauditi: «Chinati sulle doloranti nostre piaghe, muta le menti ai malvagi, asciuga le lacrime degli afflitti e degli oppressi, conforta i poveri e gli umili, spegni gli odi, addolcisci gli aspri costumi, custodisci il fiore della purezza nei giovani, proteggi la Chiesa santa, fa che gli uomini tutti sentano il fascino della cristiana bontà. Nel tuo nome, che risuona nei cieli armonia, essi si ravvisino fratelli, e le nazioni membri di una sola famiglia, su cui risplenda il sole di una universale e sincera pace. Accogli, o Madre dolcissima, le umili nostre suppliche e otteneteci soprattutto che possiamo un giorno ripetere dinanzi al tuo trono, beati con te, l’inno che si leva oggi sulla terra intorno ai tuoi altari: Tutta bella sei, o Maria! Tu gloria, Tu letizia, Tu onore del nostro popolo! Così sia».

 

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