Importanza delle apparizioni
Data: Mercoledi 1 Marzo 2017, alle ore 10:48:27
Argomento: Mariofanie


Di René Laurentin in René Laurentin - Patrick Sbalchiero, Dizionario delle «apparizioni» della Vergine Maria, Edizioni Art, Roma 2010, pp. 26-28.



Nella vita della Chiesa

Le apparizioni, nonostante le svalutazioni, hanno una grande importanza di fatto nella Chiesa, a molti livelli e a molti titoli. La Bibbia è un tessuto di apparizioni e di visioni. Sono la sua stessa trama. Il Nuovo Testamento inizia con l'apparizione di un angelo al sacerdote Zaccaria (Lc 1,5-23), il messaggio dell'angelo Gabriele alla Vergine Maria (Lc 1,25-38) e quello di un angelo del Signore ai pastori di Natale (Lc 2,8-19), la Trasfigurazione di Cristo è accompagnata dall'apparizione di Mosè e di Ella (Mt 17,3); un angelo assiste Gesù durante la sua agonia (Lc 22,43). C'è di più: nonostante la svalutazione statutaria delle apparizioni, le manifestazioni visive del Cristo risorto agli Apostoli (anche se così simili alle altre, del punto di vista fenomenologico e psicologico), vengono considerate come il fondamento stesso della fede secondo l'apostolo Paolo (1Cor 15,1-53). Ci si può chiedere se non ci sia una certa forzatura, perfino una mancanza di logica tra la sistematica svalutazione delle apparizioni attuali e la valorizzazione dogmatica di quelle del Cristo risorto (di cui gli Apostoli dubitarono: Lc 24,11 e Mc 16,11; Lc 24,16.37-38; Gv20,25-28 ; Mt 28,17; Gv21,5; At 20; Mc 16,14; citiamo questi versetti nell'ordine cronologico dei successivi dubbi, del mattino di Pasqua all'Ascensione) - e lo diciamo senza misconoscere le loro differenze. Le apparizioni di Cristo costellano anche la storia della Chiesa nascente: da Stefano (At 7,56) a Pietro, Paolo e ad altri, secondo gli Atti degli Apostoli. I padri Rahner e Congar hanno reagito contro la svalutazione unilaterale della teologia classica. Le apparizioni pasquali hanno sicuramente una funzione fondamentale ma del punto di vista fenomenologico e psicologico si presentano con le stesse fragili caratteristiche: percezione sensibile, sorprendente. Sono state talvolta oggetto di dubbio da parte degli Apostoli, insiste il Vangelo, a causa della debolezza umana.
Alcune apparizioni della Vergine hanno fondato i maggiori santuari e pellegrinaggi della Chiesa cattolica (con l'eccezione di Roma): Guadalupe in Messico (più di dieci milioni di pellegrini all'anno), Aparecida in Brasile, la Rue du Bac, Lourdes (cinque milioni di pellegrini all'anno), Fatima, eccetera. Le apparizioni sono continuate, nella Chiesa, nel corso dei secoli fino ad oggi, con una moltiplicazione senza precedenti negli ultimi tempi. C'è di più: nell'epoca moderna - fatto nuovo - molte apparizioni hanno un'importanza profetica, storica e culturale innegabile, durevole e considerevole:
- GUADALUPE è considerata dagli storici accademici indipendenti del cristianesimo (J. Lafaye) come il fondamento della cultura e della civiltà meticcia del Nuovo Mondo: il continente cattolico dove risiede la metà dei battezzati della Chiesa romana;
- LA MEDAGLIA MIRACOLOSA di Rue du Bac, evento nazionale, conserva fino ad oggi una portata carismatica e missionaria internazionale. Più di un miliardo di medaglie sono state coniate nel XIX secolo, e molte di più nel XX;
- LA SALETTE, ha mobilitato grandi spiriti: Pio IX sostenne il riconoscimento di questa apparizione; Leone XIII riconobbe e sostenne Melanie nelle sue tribolazioni e nel suo esilio; numerosi vescovi, santi oggi beatificati e canonizzati (Don Bosco, sant'Annibale Di Francia che prese Melanie come cofondatrice) e una schiera di altri personaggi di spicco del XX secolo: Arthur Rimbaud, Leon Bloy, Jacques Maritain, Paul Claudel e Louis Massignon (M. Corteville et R. Laurentin, Le Secret de La Salette, Paris, 2002, 123-143);
- LOURDES ridiede valore alla priorità dei poveri secondo il Vangelo, nel momento in cui la capacità elettorale e civile era misurata dalle rendite, secondo lo slogan artificiale: "Arricchitevi" (Guizot). Bernadette Soubirous apparteneva alla famiglia pin povera della città: i gendarmi avevano arrestato suo padre per l'unica ragione che «il suo stato di miseria» lo rendeva «presunto colpevole» del «furto» di farina commesso presso il fornaio Maisongrosse (Actes du procès, 1856);
- FATIMA ha profetizzato, fin dal 1917, l'implosione del comunismo nascente e la fine delle persecuzioni. Pio XII e Giovanni Paolo II si sono sottomessi a piü riprese a questo messaggio. Hanno dato ordine a tutti i vescovi di fare simultaneamente la consacrazione richiesta da Lucia, e si sono assunti altri impegni senza precedenti, facendo rivelare (attraverso terzi, e vero) la visione del sole nel giardino del Vaticano (Pio XII) e il "segreto di Fatima" (Giovanni Paolo II).
Per i veggenti le apparizioni e la missione che ne ricevono hanno spesso un valore spirituale fondatore, talvolta coronato dalla loro canonizzazione. Esse sono all'origine di numerose conversioni, guarigioni, istituzioni, santuari: san Juan Diego (Messico), santa Caterina Labouré, santa Bernadette, e i beati Francisco e Jacinta di Fatima. Esse rimangono in bella vista nella Chiesa e nel mondo: hanno una portata storica, nazionale o internazionale.

GUADALUPE
1531
RUE DI BAC
1830
LA SALETTE
1846
LOURDES
1858
FATIMA
1917

A livello sociale

Le apparizioni hanno avuto forti impatti nella vita pubblica, a tutti i livelli. Lourdes ha determinato il tracciato della rete meridionale delle ferrovie francesi. Il governo marxista della Jugoslavia, radicalmente contrario alle apparizioni di Medjugorje, ne ha tuttavia compreso l'utilità nazionale, al punto da progettare la realizzazione di un aeroporto nelle vicinanze. Lourdes rimane un geyser di creatività: ha promosso su larga scala il viaggio di malati paralitici, sottoposti a dialisi o dipendenti dal polmone d'acciaio, ciechi, alienati, eccetera, con immensi benefici umani, compresi benefici medici, mobilitando ogni anno migliaia di barellieri, infermieri, medici: essi pagano il prezzo del loro viaggio, dando prova di una dedizione spossante e gratuita, durante le loro ferie.

A livello scientifico

Le apparizioni hanno acquisito un marchio scientifico. L'esame dei veggenti mediante l'uso dell'elettroencefalogramma, che io ho chiesto che venisse utilizzato per la prima volta in Europa nel 1984 e poi in America del Nord e del Sud, ha rivoluzionato la conoscenza che si aveva dell'estasi. Charcot (1825-1893), il primo medico a tentare uno studio scientifico sperimentale di questo fenomeno, provocando la disconnessione mediante ipnosi negli isterici (all'ospedale della Salpétrière, frequentato da Freud), lo definiva di conseguenza un fenomeno isterico. Molti teologi accettavano questa diagnosi per deferenza verso la scienza ignorando totalmente i valori specificamente cristiani che da millenni suscitano questi fenomeni. Oggi, test convergenti stabiliscono che l'estasi autentica non è, in sé, patologica nei veggenti testati al livello più alto. Questa nuova interazione tra le scienze contemporanee e le apparizioni inviterebbe ad assumere più integralmente queste ultime come un fenomeno umano non solo medico, ma parimenti psicologico (attinente anche agli ambiti della psicanalisi, della sociologia religiosa, della storia delle mentalità e dell'etnologia). Dal momento che nessun fenomeno rimane escluso dall'esame scientifico e che tutti devono essere studiati nel modo più completo possibile, non sarebbe meglio risolvere il contrasto tra questa importanza di fatto delle apparizioni (premiata da una immensa letteratura) e la loro svalutazione o emarginazione che abbiamo constatato? Questa messa in disparte, dovuta all'ambiguità polivalente del fenomeno, esige un superamento, tanto più che la radicale opposizione tra le ideologie della Chiesa e quelle dello scientismo è ormai superata. Le scienze hanno raggiunto la maturità limitandosi ai soli fenomeni e rinunciando alle ideologie, e attenendosi allo studio dei meccanismi come a un sistema complesso di relazioni. E quanto profetizzava l'adagio di Auguste Comte (1844), riferito da Henri Poincaré a Olivier Costa de Beauregard: «Tutto è relativo; solo questo è assoluto». Comte lo diceva in un senso puramente relativista; altri però preferiscono dire: «Tutto è relazione...». Quando Costa de Beauregard mi ha enunciato questo adagio, ne sono stato colpito, e gli ho risposto: «Ma è la formulazione più bella della Trinità! Infatti, secondo la Rivelazione biblica, Dio è amore, ed è quindi relazione, e questa relazione è assoluta». A livello del perché e dell'esistenziale (come statuto scientifico), la relazione d'amore suprema sui piani umano e antropologico ha il suo principio, il suo modello e il suo termine nell'amore assoluto del Creatore la teologia progredisce e si unifica nella misura in cui a partire da qui essa comprende che tutto in questo campo è relazione. La relazione e il concetto chiave che ha già costituito la sua unite e che lo deve fare ancora di più, idea sviluppata nel mio Trattato sulla Trinità (Edizioni ART, Roma 2009). Questo raggruppamento culturale delle scienze e della teologia sotto il concetto analogico, universale e trascendentale di "relazione" invita non solo ad una riconciliazione tra scienza e teologia, ma anche ad una riflessione d'insieme secondo questo stesso concetto operazionale di "relazione"; è per questo che una delle voci di questo Dizionario è dedicata alla relazione, per poter collocate le apparizioni in questa prospettiva universale, ai suoi diversi livelli: scientifico, teologico e filosofico. E questo, ovviamente, senza mettere sullo stesso piano l'eterogeneità dei metodi, delle competenze e dei livelli di riflessione evocati tra queste diverse discipline, quantunque la Rivelazione sia stata culturalmente un fattore estrinseco nell'evoluzione della filosofia e, più alla lontana, delle scienze. Non si può sfuggire al problema che soggiace a una tale constatazione: i presupposti che condizionano ogni riflessione scientifica e razionale, specialmente sulle apparizioni.

 







Questo Articolo proviene dal PORTALE DI MARIOLOGIA


L'URL per questa storia è:
/modules.php?name=News&file=article&sid=1587