The Birth of Jesus or the Birth of Christians?
Data: Giovedi 9 Marzo 2017, alle ore 16:56:08
Argomento: Libri


Il libro del mariologo Denis Sahayaraj Kulandaisamy, docente al Marianum di Roma, da scaricare.
The book of mariologist Denis Sahayaraj Kulandaisamy, professor at the Marianum in Rome, to download.



This book is a scholarly inquiry into the textual authenticity of John 1:13 and its theological implications. The research on this verse is quite challenging because of the two different readings of the verb γενναw in various manuscripts, uncials and cursives. The two textual variants are ἐγεννήθη (was born) and ἐγεννήθησαν (were born). Johannine scholars have no common agreement on this point. Some modern versions of the Bible read it in the singular and some other versions in the plural. Read in the plural, it refers to Christians. Theologically it implies the baptismal birth of the Christians. But the singular reading refers to the virgin birth of Christ and implies the theology of Incarnation. Should we read this verse in the singular form (was born) or in the plural (were born)? This book gets into the intellectual battle between the two opposing groups of scholars. In this detailed and in-depth study, the author takes a position in favour of the singular reading. Then he exegetically analyses the singular reading of the text and presents its theological implications.

Questo libro è un contributo originale nel campo dell’esegesi giovannea e della mariologia. Quando si parla di Maria nel Vangelo di Giovanni, siamo abituati a riferire solo due testi: Maria alle nozze di Cana (Gv 2,1-12) e Maria ai piedi della Croce (Gv 19,25-27).  Questo libro si pone una domanda interessante: Si può parlare di Maria anche nel prologo del Vangelo di Giovanni? Il libro fa una inchiesta sull’autenticità del testo di Gv 1,13. Questo versetto conosce due lezioni.  Una al plurale: «I quali (οἳ) non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati (ἐγεννήθησαν)». L’altra è al singolare: «il quale (ὃς) non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio é stato generato (ἐγεννήθη)». Come bisogna leggere questo versetto? In questo libro, l’autore cerca di affrontare,  con serietà e obiettività,  tutte le difficoltà per stabilire qual è, a suo parere, la lezione originale del versetto. L’autore entra nella battaglia intellettuale tra due gruppi opposti di studiosi e prende posizione a favore del singolare. Una rassegna delle ricerche precedenti svolte e pubblicate nell’arco di 117 anni (da 1896 a 2013) e la valutazione critica delle opinioni di vari studiosi, è un contributo originale di questo libro. Alla fine della prima parte della ricerca, sono proposte ben 21 motivazioni per giustificare la sua presa di posizione in favore del singolare. Il libro mette in rilievo l’importanza di questa variante al singolare per la teologia giovannea, soprattutto per la mariologia. Il libro sottopone il testo (Gv 1,13) all’analisi esegetica con rigore scientifico,  e quindi illustra la sua importanza decisiva per la concezione/parto verginale del Verbo da Maria Vergine-Madre.  Letto il testo al singolare, l’autore ne deduce le debite conseguenze teologiche riguardanti l’Incarnazione del Verbo e la Maternità verginale di Maria.

 

 







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