La mariologia dei papi e il rosario
Data: Sabato 9 Dicembre 2017, alle ore 18:39:13
Argomento: Magistero


Introduzione in Salvatore Maria Perrella, La mariologia dei papi e il Rosario, Aracne Editrice, Roma 2017, pp. 19-27.



«[...]La preghiera del Rosario pone i credenti in “dialogo” con Maria, li conduce al passo con lei, fa esperire il suo fascino di donna adorna degli splendidi gioielli della grazia divina, di discepola credente e fedele, di “intima” e di “vicina” alla persona e all’opera del Figlio, inducendo così ad assumere il suo stesso stile evangelico e sapiente, a cogliere l’esemplarità e cogenza del suo stare personale e corporale dinanzi a Dio come figlia prediletta del Padre, madre intrepida e servente del Figlio eterno ed umanato, di creatura e di capolavoro dello Spirito Santo. Sgranando il Rosario mariano, contemplando i misteri del Regno, recitando e ripetendo senza tedio le orazioni del Pater e dell’Ave, presentando al Trono divino le gioie e i dolori, le speranze e i progetti del mondo, dell’uomo e della Chiesa, intercendente la potente Madre del cielo, si viene coinvolti nel circuito dinamico dell’amore Trinitario, venendo messi a nostro agio e godendo spiritualmente per la buona e santa compagnia donataci. Non fa meraviglia, quindi, che i Papi, nel corso dei secoli, sia nella temperie che nei momenti di serenità sociale ed ecclesiale, abbiano tenuto il Rosario mariano in gran conto, raccomandandolo costantemente all’attenzione e alla pratica del popolo cristiano, invitandolo a recitarlo con la semplicità e il fervore degli umili, degli afflitti e dei fiduciosi.[...]».

 







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