Maria mit dem Schutzmantel
Data: Giovedi 2 Agosto 2018, alle ore 8:56:40
Argomento: Arte


Il capolavoro di Michel Erhart e le tante copie in Germania, soprattutto a Ravensburg, e nel mondo, in un articolo di Suor Maria Gloria Riva, in Cultura Cattolica del 24 marzo 2016.



«Maria mit dem Schutzmantel» così recita la scritta giustapposta a questa splendida scultura in legno di tiglio e alta 135 centimetri, presente nei Musei Statali di Berlino; un titolo che, letteralmente, può essere tradotto come: "Maria con il mantello". In Italia il soggetto iconografico, che ebbe una straordinaria diffusione proprio nel XV secolo, prende il nome di "Madonna della Misericordia". La più famosa, forse, è quella di Piero della Francesca, inserita nell'omonimo Polittico, oggi smembrato, e detto appunto: "Polittico della Misericordia".

La Madonna pare camminare frettolosa verso ciò che ancora ha da venire, un futuro non lontano che essa vede chiaramente e che il popolo, pur senza vedere, teme. Lo sguardo é mite, eppure fermo, dolce e nel contempo imperioso. Ella, con la sua postura che la rende simile a una colonna, sembra sorreggere il popolo, cioè la Chiesa, ponendosi quale barriera contro coloro che vorrebbero farlo crollare. Per questo, tra le numerose riproduzioni di questa Vergine Madre, alcune vengono denominate anche con il titolo di Maria, Madre della Chiesa.

Il manto blu ricorda il Mistero di cui ella é adorna, quello della divina maternità; un mistero che facendo di essa la Theotokos, la Madre Dio, la rese anche Madre degli uomini. Il suo passo, frettoloso e deciso verso il pericolo incombente, è tale da non aver avuto il tempo di legarsi i capelli e il velo, investito dal vento, sembra sull'orlo di cadere. La caduta parziale del velo rivela la capigliatura di Maria: capelli sciolti e lunghi che la designano senz'ombra di dubbio come una vergine giovinetta, che ancora vive nella casa del padre. Un tempo, infatti era la capigliatura della donna, e il modo di acconciarla, che designava il suo stato: la giovinetta vergine aveva i cappelli sciolti sulle spalle, la giovane già promessa sposa li aveva raccolti sulla nuca, la donna maritata, oltre a raccogliere i capelli, portava il velo.

L'abito, rilucente d'oro zecchino, la designa invece quale regina, difensora del regno di Dio, colonna e baluardo contro qualunque nemico. Sí, sub tuum praesidium confugimus Santa Dei Genitrix: sotto il tuo manto cerchiamo rifugio noi, tribolati e timorosi di un mondo ostile al bene. Dieci persone stanno, quasi asserragliate sotto il manto di Maria. Dieci, come i dieci giusti che, secondo il libro dell'Apocalisse, aspettano la salvezza sotto l'altare. Dieci come il numero della prova la quale, benché pesante, non può schiacciare gli uomini che Dio ama. Anche gli egiziani, secondo il dettato biblico, per quanto esclusi dal popolo eletto, furono un popolo amato: dieci furono le piaghe che permisero a Israele di uscire dall'Egitto. Una prova dura, ma non una prova mortale. Così, dieci comandamenti principali, diede Dio al suo popolo: dieci «no» per un grande sì alla vita e alla salvezza.

In primo piano, in ginocchio un alto prelato e una religiosa. Il saio della monaca s’infiamma degli stessi bagliori d’oro di Maria Santissima: segno di quei voti che assimilano la monaca alla Vergine. Seguono, uomini e donne, giovani e nel pieno della loro maturità. Tutti trovano posto sotto quel manto, tutti sono al sicuro, beati. I volti sono di una bellezza e di una intensità impressionante. Sono volti pieni di vita e ansiosi di raggiungere la salvezza, certi di averla già trovata sotto il manto della Vergine Madre. Una tale aspettativa, sorta nel cuore dell’artista tedesco Michel Erhart che nel 1480 realizzò la statua, é stata ampiamente confermata dalla storia successiva.

Questa madonna del Manto non ha voluto, né potuto rimanere chiusa nel Museo di Berlino, molte copie sono disseminate in Germania e nel mondo, una di queste si trova dal 1935 nella città di Ravensburg. E proprio qui avvenne un fatto straordinario che legò per sempre la città a questa bella Madonna del manto. Durante la seconda guerra, un pilota britannico, sorvolando Ravensburg per bombardarla, vide improvvisamente apparire nel cielo l'immagine della Madonna che col manto aperto proteggeva la città. Così Ravensburg fu risparmiata dagli attacchi aerei e la città cambiò il nome della piazza principale in Marienplatz,e collocò sopra una colonna la statua della Vergine proprio nelle vicinanze della chiesa dove è custodita una copia di questa Mater Misericordiae. È questa una delle innumerevoli testimonianze di come arte, storia e fede s’intreccino, rendendo evidente il legame fra cielo e terra, tra le cose dello Spirito e gli eventi di questo mondo. In particolare la statua dalla Vergine Maria che nella Madonna di Ravensburg rivela a noi il volto della missione della Madonna, quella che compì con il suo divino Figlio e che ancora esercita con noi. Come indomita Madre egli continua a proteggere i suoi figli dalle insidie del mondo e della storia, coprendo chi a lei si affida con il suo manto di grazia e di misericordia.

 

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