Le apparizioni della Vergine Maria
Data: Giovedi 18 Luglio 2019, alle ore 17:59:24
Argomento: Mariofanie


Dallo studio di Stefano Cecchin, Il significato delle apparizioni nella vita della Chiesa, in AA. VV., La Madre del Dio vivo al servizio della vita, Edizioni AMI, Roma 2005, pp.178-184.

 



La fenomenologia delle apparizioni constata che il 99% delle apparizioni che sono avvenute dopo la Rivelazione pubblica hanno come oggetto la Vergine Maria. È ovvio allora chiederci perché Maria appare? Le risposte ci vengono dalla teologia e in special modo dal posto e ruolo che la chiesa riconosce a Maria nella storia della salvezza.

1. MARIA LA DONNA DELL'ALLEANZA

La Bibbia ci rivela che Dio ha iniziato un rapporto con l'uomo per camminare con lui verso la piena realizzazione della vocazione umana che coincide con la realizzazione del piano divino e quindi con la venuta del Cristo e l'effusione dello Spirito Santo. Il Dio biblico è sempre attento alla vita dell'uomo, e i suoi interventi sono mirati alla sua salvezza e al rinvigorire nel cuore umano la fede che «Dio si prende cura dell'uomo». Questo è anche il senso delle apparizioni e dei prodigi che hanno costellato tutto il cammino dell'uomo biblico. Maria, l'umile vergine di Nazareth, appare nella storia della salvezza quale apice di un cammino che avrebbe, grazie al suo assenso di fede, cambiato radicalmente le sorti dell'umanità. Nell'Annunciazione, la Vergine accoglie il piano divino e l'incarnazione del Verbo, stipulando la nuova alleanza tra Dio e l'umanità60. In questa alleanza Maria ha un ruolo decisivo: è per lei che abbiamo ricevuto la salvezza! Dio ha scelto questa umile serva per renderla la «Madre di Dio», dove Dio si è fatto uomo prendendo la carne da lei. Sin dall'antichità la chiesa ha venerato di questo meraviglioso evento; così, adorando il Figlio non poteva non magnificare la madre.

2. MARIA È LA VIA ATTRAVERSO CUI È ENTRATO DIO NEL MONDO

La chiesa da sempre ha recepito che «Dio è entrato nel mondo per mezzo di Maria». Infatti, se il Figlio di Dio non fosse nato da una donna non sarebbe stato un autentico uomo, nostro fratello nell'umanità. Così il Figlio di Dio ha scelto di prendere la carne da Maria allo scopo di entrare realmente nella storia umana e di appartenere pienamente alla nostra specie, inserendosi in una genealogia come tutti gli altri uomini. La Vergine Maria, con la sua maternità, assicura e manifesta l'immanenza dell'incarnazione, è garante che il Dio invisibile si è fatto visibile a noi, così Gesù è l'«Emmanuele», il «Dio con noi».
 

3. MARIA HA DATO ALLA LUCE IL MEDIATORE TRA DIO E L'UOMO

Nel grembo della Vergine Dio si è fatto uomo, un uomo speciale, perché, se Gesù, in quanto uomo, è simile a noi e anche uno di noi, in quanto Figlio di Dio è simile al Padre ed è uno della Trinità. Ciò comporta che Gesù è l'Uomo-Dio che rappresenta l'umanità presso il Padre - intercedendo e offrendosi per noi - e la Divinità presso gli uomini - comunicandoci la sua vita divina -. Questo Uomo-Dio è stato concepito nel grembo della Vergine, fatta chiesa, ed è nato da lei, perché da lei ha assunto la natura umana. Perciò Maria è «la donna» per la quale l'Uomo-Dio è divenuto l'unico grande nostro «mediatore» presso il Padre. In questo senso, con la sua maternità fisica, Maria ha contribuito al compimento della nostra salvezza, e, come madre in unione con il Figlio, Unico Mediatore, anche lei si associa nell'intercedere per l'umanità bisognosa. La mediazione materna di Maria, subordinata a quella del Figlio, è tutta finalizzata all'opera del Figlio, per cui è comprensibile che Dio comunicandosi all'uomo, anche nella forma delle rivelazioni privata, può servirsi ancora di sua Madre, e tramite lei comunicare all'uomo tutto ciò che desidera donare.

4. MARIA COOPERA ALLA REDENZIONE DELL'UOMO

Ireneo di Lione insegna che Maria «obbedendo divenne causa della salvezza per sé e per tutto il genere umano»61. Su questa linea continuò il pensiero dei Padri della chiesa e dei teologi medioevali. Se Eva aveva condotto l'uomo verso la disobbedienza del peccato con tutte le sue conseguenze, la Vergine riportò l'uomo verso Dio e la liberazione dal peccato. Anche il concilio Vaticano II asserì questa idea: «la morte ci è venuta per mezzo di Eva, la vita per mezzo di Maria»62. In effetti, quando la Vergine accettò liberamente e coscientemente di essere la madre del Figlio di Dio, in quell'assenso accolse tutta l'opera che il Verbo incarnato stava realizzando con l'incarnazione. La madre del Cristo è allo stesso tempo la madre del Salvatore e la madre del Redentore. E in questo senso il Vaticano II dichiara: «Col concepire Cristo, generarlo, nutrirlo, presentarlo al Padre nel tempio, soffrire col Figlio suo morente sulla croce, ella ha cooperato in modo tutto speciale all'opera del Salvatore, con l'obbedienza, la fede, la speranza e l'ardente carità, per restaurare la vita soprannaturale delle anime»63. Pertanto, il «sì» materno di Maria all'annunciazione ha una dimensione salvifica, perché, pur non essendo redentrice con il Cristo, la Vergine ha con il suo consenso materno aderito pienamente alla realizzazione della nostra redenzione compiuta dal figlio.

5. MARIA ACCOGLIE DIO NON SOLO PER SE STESSA MA IN NOME DI TUTTA L'UMANITÀ

Aderendo all'opera del Figlio, che ha come finalità la salvezza collettiva di tutta l'umanità, Maria ha coinvolto nel suo assenso tutta l'umanità impegnandone le sorti. Il suo «sì» acquista così una dimensione ecclesiale, perché con esso Maria ha acconsentito all'incarnazione in nome e a favore di tutta l'umanità. In lei tutta l'umanità ha accolto il suo Salvatore, come insegna Tommaso d'Aquino, tanto che Dio per realizzare il suo matrimonio spirituale con la natura umana ebbe bisogno dell'assenso della Vergine che prese il posto dell'umanità64. Maria, dunque, scelse a nome nostro la salvezza rappresentandoci davanti a Dio. È così che Dio trova in lei la miglior interlocutrice tra lui e l'umanità, ed è per questo che può ancora parlare all'uomo tramite di lei.

6. MARIA È TESTIMONE DEL «DIO CHE SI PRENDE CURA DEL SUO POPOLO»

Il Dio biblico si manifesta come il Padre misericordioso che veglia sui suoi figli. Così Dio disse a Mosè: «Il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto l'oppressione con cui gli Egiziani li tormentano» (Es 3,9). Dio allora interviene e libera il suo popolo dalla schiavitù. Questa sarà un'esperienza indimenticabile per gli israeliti. Essi compresero che Dio sempre si «prende cura» di loro: «Benedetto il Signore sempre; ha cura di noi il Dio della salvezza» (Sal-mo 67,20). Questo atteggiamento di Dio verso il suo popolo ne mostra il suo amore e la sua compassione: l'uomo di fede sa che il Signore veglia sulla sua vita, che sta attento al suo cammino. E in questo agire di Dio troviamo anche Maria. Alle nozze di Cana (cfr. Gv 2,1-11) la Vergine, «mossa da compassione provocò il primo dei segni di Gesù messia con la sua intercessione»65. Quando gli sposi si trovarono in difficoltà, l'occhio attento di Maria si accorse del problema e intervenne in loro soccorso. La chiesa da sempre riconosce questa attenzione materna che la Vergine ha sempre dimostrato verso tutti i fedeli, tanto che viene invocata come «aiuto dei cristiani» e «ausiliatrice». È in questo senso che i suoi interventi nella chiesa come pure le sue apparizioni possono essere collegati all'azione misericordiosa di Dio che si prende cura del suo popolo, così che la Vergine appare per alleviarne le sofferenze e riportare la fiducia nei cuori angosciati.

7. DALLA CROCE CRISTO AFFIDA LA CHIESA A SUA MADRE

Gesù sulla croce proclamò la «maternità spirituale» di Maria66 che si era già realizzata al momento dell'incarnazione. La proclamazione del Maestro avvenne proprio quando Maria sul calvario portava a compimento la sua missione materna, rinnovando, nella sofferenza della sua compassione, quel «sì» che aveva proferito con gioia il giorno dell'annunciazione. In quel momento Gesù consapevolmente affida la sua chiesa, il suo corpo, alla Vergine perché se ne prenda cura, la protegga, la faccia crescere nella fede proprio come la donna di Nazareth aveva fatto con Gesù. Se da quel momento, Maria ha cominciato a considerare i fratelli del suo figlio come suoi figli, noi non dobbiamo più temere di rimanere soli perché lei veglia su di noi. Ecco che ancora troviamo una giustificazione del perché la Vergine appare e si manifesta con noi come madre premurosa e attenta alle necessità dei suoi figli.

CONCLUSIONE

Nel piccolo canone paraklitikós della chiesa bizantina si dice: «Concedimi la tua visita divina e prestami le cure che sai dare, o sola Madre di Dio»67. Nelle difficoltà l'uomo si rivolge a lei per invocare il suo aiuto e una sua visita, in sintonia con quella visita che la Vergine, gravida del Cristo, fece alla cugina Elisabetta per vedere il segno che Dio le aveva dato («Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio»: Lc 1,36) e per mettersi al suo servizio. Maria, allora, viene invocata perché scenda a «vedere» la nostra situazione e perché ci salvi da ogni avversità. Così, la Vergine viene a visitare l'uomo che le grida: «Santissima Madre di Dio, salvaci!»68. La salvezza che lei porta è quella di Dio, è la salute del corpo e dell'anima, è la vita che lei ha contenuto nel suo grembo quando ha dato ospitalità all'autore della vita. Le apparizioni della Vergine sono una prova che Dio continua a visitare il suo popolo, sono garanzia che il Signore non si è dimenticato di noi e dei nostri bisogni. Maria visita l'uomo per testimoniare Dio. Ecco allora che le autentiche apparizioni suscitano la fede, ravvivano la partecipazione ai sacramenti della chiesa come la comunione con il Papa e con i vescovi. Se qualcuno rivolge tutta la sua attenzione alle rivelazioni private a scapito della Sacra Scrittura o degli insegnamenti della chiesa, vuol dire che non ha capito nulla di quanto la Vergine è venuta a portare. La spiritualità cristiana potrà svilupparsi e maturare se la persona si lascia guidare dai dettami dello Spirito Santo che vive in noi senza dare troppa importanza (talora esclusiva) alle rivelazioni o a certe profezie che lo possono distogliere dalla vita reale, dall'impegno evangelico nel mondo, per seguire vane o apocalittiche speranze legate più al fantastico e al magico che alla rivelazione di Cristo. Oggi questi problemi possono creare in persone poco avvedute delle spiritualità deviate o sterili. Maria appare per condurre l'uomo ad una pratica equilibrata della fede, e i suoi messaggi sono utili per generare a una maggiore devozione e fedeltà al vangelo. Lungo la storia della chiesa e in tutto il mondo sono sorti santuari e luoghi di pellegrinaggio in cui la Vergine ha lasciato una traccia della sua presenza e un messaggio di speranza, con frutti spirituali permanenti. Dio al momento opportuno ha suscitato i santi e le apparizioni della Vergine per rinnovare la fede e i costumi nella sua chiesa.

NOTE
60 Cf. G. GALOT, Maria la donna nell'opera della salvezza, Roma 1984, 23.
61 Cf. IRENE0 DI LIONE, Contro le eresie, III 22, 4; PG 7, 958.
62 Lumen gentium, 56.
63 Ivi, 61.
64 TOMMASO D'AQUINO, Summa Theologiae, III, 30, 1.
65 Lumen gentium, 58.
66 Gv 19,26-27; Lumen gentium, 58; GIOVANNI PAOLO n, Redemptoris Mater, 23.
67 Anthologhion di tutto l'anno, I, Roma 1999, 1533.
68 Ivi; l'invocazione si trova anche nel Salterio della Vergine attribuito a Bonaventura di Bagnoregio, Salmo 118.

 

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