Lo scapolare della B. Vergine del Carmelo
Data: Domenica 20 Settembre 2009, alle ore 1:27:21
Argomento: Devozione


Dal sito del Centro di spiritualità del Carmelo di Nocera Umbra

Lo Scapolare

La devozione alla Vergine del Carmelo, legata alla spiritualità e alla storia dell’ Ordine carmelitano, è significata attraverso lo scapolare, piccolo segno di appartenenza all’Ordine. Una devozione che per la semplicità e consonanza con qualsiasi mentalità ha avuto ampia diffusione tra i fedeli e continua a portare grandi frutti spirituali.
Le sue origini risalgono in un momento particolare della vita dell'Ordine Carmelitano. E' il 16 luglio del 1251 quando il priore generale, san Simone Stock ebbe un'apparizione della Vergine Maria. Il santo pregava spesso la Madonna con queste parole: Flos Carmeli, vitis florigera splendor coeli, Virgo puerpera singularis. Mater mitis, sed viri nescia carmelitis da privilegia stella maris. Un giorno mentre ripeteva questa preghiera con grande fervore, la beata Vergine gli apparve e porgendogli lo scapolare gli disse: “Prendi, o figlio dilettissimo, questo Scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita. Ecco un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza e di pace con voi in sempiterno. Chi morrà vestito di questo abito, non soffrirà il fuoco eterno”. 
Queste parole di speranza non dispensano, però, dal vivere secondo la Legge di Dio, ma pongono al primo posto l'atteggiamento Interiore, l'amore semplice, spontaneo e filiale che nasce da una libera e totale consacrazione alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo.
Come ogni vera devozione, procede dalla fede autentica che porta a riconoscere la grandezza della Madre di Dio e spinge all'amore filiale verso la Madonna e alla imitazione delle sue virtù.
Ad esprimere e manifestare l'iniziativa dell'amore materno di Maria e la nostra volontà di essere "proprietà" di Maria, c'è lo Scapolare (o Abitino) del Carmine. Pio XII lo definì "veste mariana" per antonomasia e lo indicò come "segno e garanzia della protezione della Madre di Dio".
Lo Scapolare è segno della protezione della Madre di Dio verso coloro che la amano: è simbolo di appartenenza e consacrazione a Maria che soccorre i suoi figli in vita. In punto di morte e dopo morte.
Oltre che segno della protezione di Maria Santissima nei pericoli dell'anima e in quelli del corpo, lo Scapolare è soprattutto un rivestirsi di Cristo, come direbbe san Paolo (tanto è vero che una volta veniva ricordato che lo Scapolare doveva essere di lana di agnello in ricordo di Cristo Agnello di Dio), un rivivere meglio il proprio battesimo nell'ossequio di Gesù Cristo e nella imitazione di Maria, sua Madre .
"Mediante lo Scapolare, mezzo di affiliazione all'ordine del Carmelo per condividerne i benefici spirituali, i devoti della Madonna del Carmine esprimono la loro volontà di plasmare la loro esistenza sull'esempio di Maria, Madre, Patrona, Sorella, Vergine purissima, accogliendo con cuore purificato la Parola di Dio e dedicandosi al servizio dei fratelli" (Giovanni Paolo II, Angelus, 26 luglio 1988).
La festa liturgica della Madonna del Carmine si celebra il 16 luglio, ma in ogni regione, realtà vine anticipata o postcipata (per esempio, qui a Nocera Umbra il 16 luglio celebriamo liturgicamente la Madonna del Carmine, però rimandiamo la sua festa al popolo di Dio l'ultima domenica di luglio preceduta da una settimana di preparazione).

Lo Scapolare non è
un amuleto per incoraggiare la superstizione; una garanzia automatica di salvezza; una dispensa dal vivere le esigenze della vita cristiana.
 
Lo Scapolare  è 
un pegno della predilezione della Madonna, approvato dalla Chiesa da sette secoli e che introduce nella Famiglia del Carmelo. Rappresenta l'impegno di seguire Gesù come Maria: aperti a Dio e alla sua volontà, guidati dalla fede, dalla speranza e dall'amore; vicini agli altri nelle necessità; pregando in tutti i momenti e scoprendo Dio presente in tutte le circostanze;  che alimenta la speranza dell'incontro con Dio nella vita eterna grazie alla protezione di Maria e la sua intercessione.
    
I Privilegi
Chi riceve lo Scapolare è ammesso nella Famiglia del Carmelo, partecipa ai meriti, alle grazie e alle Indulgenze dell'Ordine e si avvantaggia del bene e delle preghiere che vengono fatte in seno all'Ordine.
I Privilegi dello Scapolare sono grazie e favori che la Madonna ottiene da Cristo per i suoi figli devoti, come premio della loro dedizione, e questa promessa sarebbe stata fatta dalla Madonna a S. Simone Stock e al Papa Giovanni XXII.

La Salvezza Eterna
La beata Vergine disse "Questo è il privilegio che io concedo a te e a tutti i carmelitani: chiunque morirà con questo scapolare non patirà il fuoco eterno".
Pio XII nel suo discorso celebrativo affermò: "Quante anime buone hanno dovuto, anche in circostanze umanamente disperate, la loro suprema conversione e la loro salvezza eterna allo Scapolare che indossavano! Quanti inoltre, nei pericoli del corpo e dell'anima, hanno sentito, grazie ad esso, la protezione materna di Maria! La devozione allo Scapolare ha fatto riversare su tutto il mondo fiumi di grazie spirituali e temporali ".

Il Privilegio sabatino
Prende nome dalla Bolla Sabatina di papa Giovanni XXII datata 1322. La Madonna ha promesso di preservare i suoi devoti, vestiti dello scapolare, di liberarle dal purgatorio, il primo sabato dopo la morte.
Sua Santità Pio X con decreto della S. Congregazione del S. Ufficio del 16 dicembre 1910 concesse che lo Scapolare si potesse sostituire con una medaglia che portasse da una parte la effige del Sacro Cuore e dall’altra quella della Madonna (preferibilmente del Carmine).
Per usufruire della Grande Promessa (fatta a San Simone Stock), bisogna ricevere lo Scapolare da un sacerdote autorizzato, portarlo sempre addosso devotamente e iscriversi nei registri della Confraternita.
Per godere del Privilegio Sabatino bisogna inoltre osservare la castità del proprio stato e recitare alcune preghiere che il sacerdote determina nell’atto di consegnare lo Scapolare.
Pio XII assicura i devoti dello Scapolare che la piissima Madre non tralascerà di intervenire con la preghiera a Dio perché i suoi figli, che espiano nel Purgatorio i loro peccati, raggiungano al più presto la patria celeste, secondo il cosi detto " privilegio sabatino" tramandato dalla tradizione".


PREGHIERA (Offerta a Maria)

L'abitino che io porto
è sicuro mio conforto,
e lo stimo mio tesoro più d'argento, gemme e oro.
Da Voi spero, Gran Signora, ciò che voi diceste allora
a Simone Vostro amato, dando l'abito sacrato.
Prometteste, certamente,
a chi il porta piamente,
esentar da cruda sorte ed in vita e dopo morte.
Ed il sabato che viene, esentarlo dalle pene
col sovrano Vostro zelo e condurlo poi nel Cielo.
Orsù dunque, Verginella,
Madre, Sposa, tutta bella, me infelice liberate d'ogni male e consolate.
Aiutatemi nei guai mentre afflitto sono assai,
specialmente, allora, quando il mio fiato sta spirando.
Allora sì datemi aiuto,
d'impetrar l'eterna vita, e sfuggire in tutti i modi di Lucifero le frodi.
Fate allora che io gioiendo e con gli Angeli godendo, canti dolce melodia,
Viva, viva del Carmine Maria. Salve Regina







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