Un articolo di Mary Melone in Theotokos XIX (2011/1) pp. 121-150.
«La raccolta di Sermoni scritta da Antonio di Padova si offre, nella sua indubbia complessità, come un documento particolarmente interessante per una serie di significative ragioni: prima opera teologica maturata all'interno del francescanesimo, i Sermoni racchiudono e custodiscono la profonda formazione scritturistica e patristica del canonico agostiniano Fernando e dei suoi anni di studio a Coimbra, prima che egli entrasse a far parte della fraternità francescana con il nome di Antonio. Nati dalla sua prolungata ed intensa attività di predicazione, questi testi non sono però una diretta trascrizione delle prediche da lui effettivamente pronunciate, quanto piuttosto la sua risposta all'esigenza di formazione dei giovani confratelli che venivano inviati a ricucire, mediante l'evangelizzazione, il tessuto ecclesiale lacerato da eresie, decadenza e corruzione. L'intera raccolta, che comprende 53 Sermoni domenicali a cui si aggiungono 20 Sermoni festivi, interrotti per il sopraggiungere della morte, è strutturata come un commento alla Scrittura secondo il ciclo liturgico [...]».