L’immagine della Madre di Dio detta ‘Gioia degli Afflitti’
Data: Sabato 30 Ottobre 2021, alle ore 10:15:34
Argomento: Arte


Di Formato Domenico, in Iconografia Prebizantina Bizantina e Postbizantina,  pp. 127-129.




Questa tipologia di icona è stata molto venerata nella tradizione russa, a partire dal XVII° secolo. Appartiene al tipo di icone chiamate innografiche, poiché sono ispirate agli inni in onore della Madonna; in particolare all’Akathistos, inno mariano del V° secolo, che celebra la Vergine con appellativi estremamente poetici.

La Vergine è rappresentata a figura intera, con in braccio Cristo bambino benedicente; ambedue racchiusi in una mandorla, ed è circondata da schiere di persone sofferenti e di angeli. Sulla sinistra, a metà dell'icona, sono raffigurati gli ignudi, in basso gli ammalati. Gli afflitti reggono rotoli su cui sono scritte le suppliche da loro dirette alla Madre di Dio: «Santissima Signora, Madre di Dio, superiore agli Angeli e agli Arcangeli, più onorabile di tutte le creature, tu sei l'aiuto di chi è ferito, la speranza di chi è debole, l'intercessione di chi è povero, la consolazione di chi è triste, la nutrice di chi ha fame, colei che veste chi è nudo, la guaritrice di chi è ammalato, la salvezza dei peccatori, l'aiuto e la difesa di tutti i cristiani». Sopra ai sofferenti, è dipinta una schiera di Santi, che possono variare a seconda del committente dell'icona. L’iconografia appena descritta, è propria dell’area di Mosca. Spesso la Vergine, al posto di Cristo bambino, ha in mano un fiore o un cartiglio con una supplica: «O Figlio clementissimo, volgi lo sguardo alla madre tua e ascolta la preghiera dei tuoi servi».

La celebrità dell’icona, si ebbe a seguito di un miracolo avvenuto nel 1688 a Mosca. Eufemia, sorella del patriarca del tempo Joachin (1674-1690), soffriva da lungo tempo di una grave e incurabile infermità. Un giorno, il 24 Ottobre 1688, mentre pregava, sentì una voce che le ordinava: «Eufemia! Vai alla chiesa della trasfigurazione di mio Figlio; li troverai una icona chiamata ‘Gioia degli afflitti’, fai celebrare un ‘Molieben’1 con la benedizione dell’acqua santa e tu sarai risanata». Per celebrare l’evento, fu fissata in quel giorno (24 Ottobre) la festa dell’icona. La vecchia icona seicentesca protagonista del miracolo fu inserita nella chiesa della Trasfigurazione (Preobragenskaja) dopo la sua ricostruzione nel 1685.

Il destino dell'icona non è chiaro. Secondo una delle versioni, l'immagine fu portata a San Pietroburgo nel 1711 e a Mosca rimase solamente una copia. L'icona di Mosca e di San Pietroburgo sono però molto diverse nella loro iconografia. Nel XVIII° secolo, l'iconografia della Madre di Dio "La gioia di tutti gli afflitti" conosce molte varianti, influenzate da più elementi iconografici cattolici. La caratteristica comune di tutte le varianti è l'immagine degli afflitti che rivolgono le loro preghiere verso la Madre di Dio, loro protettrice e patrona. Nel centro della composizione c'è sempre la Santa Vergine coronata, spesso è posta sulla luna e nella mano sinistra tiene il Bambino coronato. L'immagine è circondata di luce, tutti segni presi dal libro dell'Apocalisse: «una donna vestita nel sole con la luna sotto i suoi piedi» (Ap. 12:1). A volte il popolo che invoca la Madre di Dio è diviso in sei gruppi: gli staretz2, gli ignudi, i malati, gli afflitti, gli affamati e i pellegrini; tutti sono consolati dagli angeli mandati dalla Madre di Dio.

Una variante all’iconografia descritta precedentemente fu generata nel 1888 quando, il 23 Luglio, un fulmine colpì la cappella del villaggio di Klochka vicino S. Pietroburgo. Tutto andò distrutto divorato dal fuoco; solo l’icona ‘Madre di Dio Gioia di tutti gli Afflitti’ si salvò, anzi da annerita che era, fu trovata ripulita e splendente e dodici copechi di rame, che erano nel cassetto delle elemosine, furono ritrovati fusi e impressi sull’icona che prese il nome di ‘Madre di Dio Gioia di tutti gli Afflitti con Monete’.

NOTE
1 Molieben, nella liturgia slava, è una preghiera di supplica a Cristo, la Vergine o anche santi, celebrata da un prete.
2 Starez è una guida spirituale a cui rivolgersi per consigli.

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