Myriam nelle opere di Robert Aron (†1975)
Data: Lunedi 28 Dicembre 2009, alle ore 10:30:51
Argomento: Giudaismo


Dal libro di Mario Masini, Maria di Nazaret nel conflitto delle interpretazioni, Edizioni Messaggero, Padova 2005, pp. 225- 226.

Per quanto concerne il cristianesimo, il nome dell'ebreo francese Robert Aron è legato soprattutto a due libri: "Gli anni oscuri di Gesù" e "Così pregava Gesù l'ebreo"57. Secondo l'Aron, "sino a dodici anni, ufficialmente, non sappiamo niente, o quasi, di Gesù". E, tuttavia la ricostruzione della situazione socio-politica caratterizzata dalla rivolta di Giuda il Galileo, contemporaneo di Gesù, consente all'Aron di affermare che fatti di questo tipo hanno costituito il "tema" della riflessione "dei primi dodici anni di Gesù" e da essi egli "imparò a sentirsi ebreo e a capire ciò che implicava il giudaismo"58.

L'utilizzo dei Padri della Chiesa e dei vangeli apocrifi consente all'Aron di ricostruire una biografia di Myriam a partire dagli inizi. Egli ritiene che Myriam rientri nella discendenza di Davide in quanto "suo padre Gioacchino apparteneva alla tribù di Giuda e alla stirpe di Davide". Nella sua giovinezza "Myriam fu educata alla pratica della Legge e dei profeti"59. "Fedeli osservanti della legge mosaica, Giuseppe e Myriam celebrarono il loro matrimonio secondo il rito che, più tardi, sarà codificato nel Talmud". Otto giorni dopo il parto, Myriam assistette alla circoncisione del figlio e udì la benedizione rituale che celebrava Dio per aver fatto entrare Gesù "nell'alleanza di Abramo, nostro padre". Quaranta giorni dopo il parto Myriam compì la propria purificazione accompagnata dall'offerta rituale di due colombe.

L'Aron descrive pure l'ambiente religioso della casa di Nazaret: alla vigilia del sabato Myriam preparava tre porzioni di cibo per il giorno festivo e accendeva le luci festive; nel giorno festivo Myriam beveva la coppa di vino e mangiava il pane sul quale Giuseppe aveva pronunciato le consuete benedizioni. In entrambi i suoi libri su Gesù l'Aron presenta Myriam come educatrice di Gesù: ella ha insegnato a Gesù il modo in cui vivere le feste, soprattutto la Cena pasquale, con il significato di liberazione ad essa proprio: descrive pure, con delicatezza e tocco poetico, i sentimenti con i quali Myriam compiva, insieme con la sua famiglia, il pellegrinaggio al tempio di Gerusalemme e in quale modo ella visse i tempi dell'infanzia e della fanciullezza di Gesù60.

Robert Aron vede, quindi, Myriam come un'ebrea discendente da Davide, devota quanto a religiosità, sposa legittima in un regolare matrimonio, madre solerte nell'educazione giudaica del figlio. La figura di Myriam delineata dall'Aron è schiettamente giudaica e umanissima. Tuttavia non vi è in essa quasi nulla che la mariologia non abbia già per suo conto pensato o immaginato.

NOTE
57 R. Aron, Gli anni oscuri di Gesù, Mondadori, Milano 1978; Id, Così pregava Gesù l'ebreo, Marietti, Torino 1982. A Gesù l'Aron ha dedicato anche lo scritto Aboy named Jesus, Ulysses Press, Berckeley, 1997.
58 R. Aron, Gli anni oscuri di Gesù, pp. 50.49.
59 Aparicio - Mihalovici, El Coràn y los Judíos hablan de Maria, in "Ephemerides Mariologicae", 44 (1994), p. 156.
60 Ivi, p. 128

 







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