La Palestina al tempo di Maria
Data: Domenica 3 Gennaio 2010, alle ore 17:49:18
Argomento: Storia


Breve presentazione della patria di Maria al tempo della sua esistenza terrena.


Origini e situazione politica della Palestina

In un'antica epoca della storia dell'uomo, intorno al 1850 a.C., un popolo nomade che viveva di pastorizia, mosse alla volta di Canaan da Ur, città della Caldea affacciata sul Golfo Persico. Lo guidava Abramo, suo patriarca, in cammino verso la Terra Promessa ...Alla tua discendenza io do questo paese dal fiume d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate (Genesi 15, 18). La terra promessa è la Palestina, che deve il suo nome ai Filistei, in ebraico Pelishtim, genti guerriere provenienti da Creta che, respinti in Egitto dal faraone Ramsete III, intorno al X secolo a.C. si stabilirono in quella regione, al di là della penisola del Sinai.

La Palestina, ai tempi di Maria era una provincia romana governata da Erode il Grande, considerato dai romani "Re dei Giudei". Erode, di origine idumea, fu proclamato re dei Giudei da Ottaviano e Antonio nel 39 aC, nel contesto dei tentativi che Roma andava facendo nella provincia di Siria per rendere stabile la sottomissione di quelle regioni al potere centrale dell'Impero. Il nuovo re aveva posto le basi della sua fortuna appoggiando Cesare nella campagna d'Egitto nel 48 aC dopo avere abilmente assecondato le vicende di Ottaviano e di Antonio, nel 30 aC si schierò con il vincitore Ottaviano. Così, quando questi, divenuto Augusto imperatore, riordinò le province nel 27 aC, il regno di Erode fu costituito come un blocco di notevole estensione cui vennero aggiunti ancora altri territori fino all'anno 20 aC. Erode cercò di conferire magnificenza al suo governo principalmente per mezzo di grandi opere pubbliche di cui la più imponente fu la ricostruzione del Tempio di Gerusalemme, con l'intento di superare il leggendario splendore di Salomone. 
 
Alla sua morte, quando Maria non era ancora ventenne e Gesù aveva tre anni, salirono al potere i suoi tre figli:
- Archelao
salì al governo della Giudea, ma solo per pochi anni, essendo stato presto esiliato nelle Gallie dall'imperatore Augusto a seguito della sua crudeltà. Fu sostituito dai Procuratori di Roma, tra cui Ponzio Pilato (dal 26 al 36 d.C.).
- Erode
Antipa governò invece,col titolo di Tetrarca, sulla Galilea e la Perea. Fu lui a far incarcerare e decapitare Giovanni il Battista.
- Filippo salì al potere delle regioni a Nord del Mare di Galilea che avevano per capitale "Cesarea di Filippo" (Traconitide, Iturea, Abilene)
La divisione del regno fra i tre figli di Erode, fu accompagnata, come accennato, da scontenti e disordini di vario genere. Nel 6 d.C, la Giudea, l'Idumea e la Samaria furono annesse alla provincia di Siria, ma controllate da un Procuratore, personalmente responsabile davanti all'Imperatore. Ponzio Pilato fu Procuratore dal 26 al 36 d.C. Successivamente, al tempo di Nerone, nel 66, gli eventi precipitarono: movimenti di rivolta antiromana e susseguente repressione condussero ad una vera e propria guerra, la guerra giudaica, narrata poi da Giuseppe Flavio, che si concluse con la distruzione del Tempio (70 dC).

Regioni, mari e fiumi della Palestina

Questi sono le Regioni, i confini e le città principali della Palestina all'epoca di Maria:
- Giudea: Confinante con Galilea, Fenicia, Samaria, Mar mediterraneo, Idumea, Mar Morto, Egitto, Pereia, Decapoli queste ultime due divise dal fiume Giordano. Le citta' principali Gerusalemme, Betlemme, Giaffa, Arimatea, Emmaus, Betania, Gerico, Efrem;
- Galilea: Confinante con Fenicia, Giudea, Samaria, Gaulantide, Decapoli. Le citta' principali Nain, Cafarnao, Nazaret, Cana Magdfala, Corozain, Tiberiade;
- Samaria: Confinante con Mar Mediterraneo, Giudea, Galilea, Fenicia. Le citta' piu' importanti sono Cesarea, Samaria. PEREA: Confinante con Decapoli, Giudea divisa dal fiume Giordano, M. Morto. La citta' piu' importante e' Betania;
- Decapoli:
Confinante con Perea, Gaulantide, Galilea, Giudea divisa dal fiume Giordano. Le citta' piu' importanti sono Gerasa,Gadara,Hippos. FENICIA: Confinante con Mar Mediterraneo, Galilea, Samaria, Iturea, Abilene, Gautlantide. Citta' principale e' Tiro;
- Gautlantide: Confinante con Fenicia, Decapoli, Batanea, Iturea, Abilene. Citta' principale Cesarea di Filippo.

Il corso d'acqua più importante e il "mare interno erano il Fiume Giordano e il Mar Morto:
- Fiume Giordano: All'interno dei confini della Palestina si trova il Fiume Giordano km. 350. Ha origine nel monte Hermon di 2814 m.slm tra la Siria e il Libano e ai piedi delle sue pendici vi e' anche la citta' di Damasco. Il fiume si getta nel mar Morto, dopo aver attraversato il lago di Tiberiade. Formava un tempo il lago di Hule, oggi prosciugato.
- Mar Morto: Vicino alla città di Betania e di Macheronte si trova il Mar Morto (anticamente Lago Asfaltide). Lago salato, è ubicato sul confine tra Israele e Giordania. Le sue dimensioni sono: larghezza da 15 a 18 km., lunghezza da 80 a 90 km. Esso occupa la fossa tettonica del Ghor. La sua superficie è a 394 m. sotto il livello del mare. Nella parte meridionale ha una profondità di un minimo di 3 metri fino ad arrivare ad un massimo di 400m. Non ha emissari. L'afflusso delle acque del Giordano compensa la grande evaporazione estiva. Il Mar Morto ha un tasso di salinità talmente alto, circa il 300%, che preclude ogni possibile forma di vita, sia vegetale sia animale; da qui ne deriva appunto il nome.

La società giudaica al tempo di Maria

Il centro di ogni pratica religiosa per i Giudei, era il Tempio di Gerusalemme. Il primo Tempio era stato concepito da re Davide, ed edificato dal figlio Salomone; distrutto nel 586 a.C. dal babilonese Nabucodonosor, fu riedificato grazie alle concessioni del persiano Ciro il Grande nel 538. Si tratta del cosiddetto secondo Tempio. All’epoca di Maria esso era stato completamente rifatto da Erode il Grande, che aveva iniziato i lavori di restauro e ampliamento nel 20-19 a.C., e aveva terminato nel giro di un anno e mezzo il Tempio vero e proprio, rispettando il disegno tradizionale salomonico; ma i lavori sulle parti restanti terminarono solo nel 64 d.C., pochi anni prima della sua definitiva distruzione da parte dell’esercito del generale romano Tito. I vangeli fanno allusione alla lunghezza di questi lavori, ed all’imponenza delle opere realizzate1. Sebbene quello di Erode fosse in realtà il terzo edificio, esso è considerato tradizionalmente come facente parte dell’epoca del secondo Tempio, considerandolo moralmente tutt’uno col Tempio dei reduci dall’esilio babilonese.

La società giudaica, al tempo di Maria era estremamente complessa. A partire dal II secolo a.C., era caratterizzata da numerosi movimenti in concorrenza reciproca, sia sul piano ideologico che sul piano politico. Particolare rilievo avevano alcuni di essi, soprattutto quelli che appaiono maggiormente nel quadro presentato dai Vangeli: i farisei, i sadducei, i samaritani, a cui bisogna aggiungere gli zeloti e gli esseni. Il gruppo più forte e più influente era quello dei farisei che poggiava sulla classe degli scribi e sull'istituzione sinagogale. Si ritenevano depositari dell'osservanza piena e scrupolosa della Legge e della purezza assoluta del culto. Al loro si opponevano i sadducei che si consideravano i detentori legittimi dell'istituzione sacerdotale. Essi costituivano un partito aristocratico, essenzialmente conservatore, poco sensibile ai fermenti dell'epoca e conciliante verso il potere romano. Quanto ai samaritani, la loro posizione li distingue dal giudaismo con il quale si ponevano in forte contrasto, reputandosi l'unico vero popolo d'Israele e ritenendo scismatici i giudei. I due popoli si consideravano a vicenda pagani. Un posto a sé tocca agli zeloti. Essi accettavano le dottrine religiose dei farisei, accentuando però le aspirazioni nazionalistiche, forse alimentate da condizioni di inferiorità sociale ed economica. Si affermarono nell'insurrezione antiromana guidata da Giuda il Galileo (6-7 d.C.) e con il loro "zelo" furono animatori di sommosse e ribellioni che culminarono con le catastrofiche sconfitte del 70 prima e del 135 poi.

 







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