Riscoperta di Maria nei gruppi di rinnovamento dello Spirito
Data: Mercoledi 6 Luglio 2011, alle ore 16:09:57
Argomento: Movimenti


dal libro di Stefano De Fiores, Maria nella teologia contemporanea, Centro di Cultura Mariana "Madre della Chiesa", Roma 1991, pp.265-268.



Tra i vari movimenti che hanno operato una riscoperta di Maria all'interno della vita evangelica o nel cammino cristiano (Opera «Focolari», Comunità neo-catecumenali..), si distingue il Rinnovamento nello Spirito, «il più coerente e il più vasto tra quelli sorti dopo il Concilio»25.
Il movimento ha origine nel 1967 nell'ambiente dell'Università Duquesne a Pittsburg: alcuni professori laici in seguito a un contatto con i Pentecostali fanno l'esperienza di un rinnovamento interiore nello Spirito.
Simultaneamente un gruppo di giovani universitari, impegnati in attività apostoliche e sociali, durante un week-end di ritiro sperimentano il «battesimo nello Spirito»: trasformazione spirituale, desiderio di pregare, forza per testimoniare, carismi come nella Chiesa primitiva26.
L'espansione del movimento è rapida e conta nel 1974 circa mezzo milione di aderenti. Al di là delle manifestazioni straordinarie o inedite, come la glossolalia e le guarigioni, i gruppi di rinnovamento carismatico rispondono ad urgenti bisogni del nostro tempo (spontaneità, autenticità, esperienza, liberazione...) e rivivono i valori essenziali del cristianesimo: Scrittura come Parola di vita, senso della preghiera, comunione nell'agape fino alla condivisione dei beni, presenza dello Spirito.. Significativa è la testimonianza del teologo H. Muhlen, progressivamente convertito al movimento: «Per 15 anni avevo conosciuto lo Spirito santo con la mia testa, ora lo conosco anche con il mio cuore e auguro a voi la stessa gioia. Per lo spazio di 15 anni mi hanno detto: "Ciò che scrive è speculazione, non realtà". Ma ora vedo che diviene realtà attraverso il mondo»27.


1. Maria nell'esperienza dei gruppi di rinnovamento nello Spirito


È interessante notare come tra le riscoperte del movimento carismatico emerga in primo piano il rapporto con Maria: «Sono colpito nel vedere che le preghiere per ricevere l'effusione dello Spirito menzionano Maria come "colei che intercede senza posa perché lo Spirito ci sia dato". D'altra parte non c'è più una riunione senza che il suo nome sia invocato e cantato con quello di Gesù»28.
Questa presenza di Maria all'interno del movimento non è formulata o percepita allo stesso modo in America e altrove; se i gruppi americani adottano una certa discrezione per ragioni ecumeniche, alcuni gruppi europei pregano la Vergine con molta semplicità, lasciandosi tuttavia prendere dal fervore o da un linguaggio approssimativo e preconciliare. Un fatto è innegabile: il movimento carismatico conosce una forte esperienza mariana, considerata «uno dei doni più preziosi dello Spirito»29. Proprio per obbedire allo Spirito, che faceva comprendere «che bisognava mettere in luce la figura di Maria», e sorto a Roma nel novembre 1973 il gruppo Maria30: «Consacrato alla Vergine Madre di Dio, il gruppo Maria vuole essere come lei nel cenacolo, quando in mezzo agli apostoli pregava Gesù risorto di mandare il suo Spirito sulla Chiesa»31.
Dall'esperienza vissuta di un rinnovamento nello Spirito, gli aderenti al movimento neo-pentecostale cattolico hanno messo in rilievo un aspetto di Maria caduto in dimenticanza negli ultimi secoli: Maria come «pentecostale» e «modello carismatico»32. R. Laurentin, dopo vari contatti con il movimento, ha inteso portare un contributo teologico di chiarificazione e giustificazione degli aspetti mariani percepiti dall'esperienza dei gruppi carismatici. Dalla presenza di Maria alla Pentecoste, egli arguisce una triplice conclusione33:

A. Maria tipo della Chiesa ricettiva dello Spirito
Ciò risulta dal fatto che Luca presenta l'Annunciazione come una «proto-pentecoste, la Pentecoste di Maria», in quanto vi è presente la stessa struttura e dinamica che nella Pentecoste: venuta dello Spirito, uscita dalla casa per una missione, esplosione di lode. Dunque «Maria è il prototipo della Chiesa nella sua nuova relazione allo Spirito Santo per l'interiorizzazione del Cristo e la sua nascita nel mondo».

B. Maria è prototipo dei battezzati nello Spirito
Secondo la teologia degli Atti degli Apostoli la Pentecoste è un «battesimo nello Spirito» (At 1,5 e 16; 10,16); Maria è la prima ad essere posta sotto l'azione dello Spirito (Lc 1,35), per cui diviene prototipo della ricezione del battesimo nello Spirito all'interno della comunità ecclesiale.

C. Maria tipo di vita carismatica
Poiché Maria è l'unica persona nominata con gli Apostoli, non c'è motivo di escluderla dal carisma della glossolalia che caratterizza la Pentecoste: «Tutti cominciarono a parlare in altre lingue» (At 2,4). Maria è dunque «glossòlala», essendo implicata in primo piano nella preghiera di lode collettiva (cfr. At 2,11). Inoltre è tipo prepentecostale dell'esercizio del carisma della profezia, avendo cantato il Magnificat (Lc 1,46-56) dopo l'effusione dello Spirito su di lei (Lc 1,35). Si ritrova così la tradizione greca e latina che attribuisce a Maria il titolo di profetessa34.


2. Atteggiamenti mariani della preghiera

La scoperta di Maria nel contesto dell'esperienza carismatica è particolarmente importante perché permette di colmare il vuoto pneumatologico rilevato nel culto mariano e di eliminare l'impressione che Maria sostituisca lo Spirito. A questo proposito il card. Suenens afferma: «La valorizzazione dell'opera dello Spirito santo in tutta l'esistenza e nel mistero di Maria mi pare suscettibile d'appianare o di attenuare molti malintesi»35.
I gruppi del Rinnovamento nello Spirito hanno reagito positivamente di fronte a Maria, facendo ritrovare l'immagine della pentecoste dove tutti erano assidui nella preghiera insieme con Maria36. Che il movimento neo-pentecostale abbia ritrovato Maria - conclude Laurentin «è una conferma della stessa certezza: sì, la Vergine Maria ha un posto, discreto senza dubbio, ma importante, ineluttabile, nelle fondazione del cristianesimo e nella comunione dei santi»37.
Si tratta di esperienza vitale, che al di là di certe espressioni di tipo preconciliare, perviene a Maria non direttamente, ma nel contesto della preghiera nello Spirito e della confessione di fede in Cristo. Da Maria si apprendono le qualità della preghiera: il fiat della disponibilità, il magnificat della gioia, la fiducia nella bontà e potenza del Signore (come a Cana). Da lei si impara à stare attenti agli altri e ad amare la Chiesa. Sono tutti frutti dello Spirito e, in prima istanza, della riscoperta di Maria: «È notevole costatare che la grande maggioranza dei "carismatici" ha scoperto di Maria alla luce dello Spirito Santo innanzitutto la sua presenza: Maria è riconosciuta come persona viva e vicina. Ella si rivela in una specie di prossimità semplice, talvolta quasi sensibile. Presenza discreta ma incontestabile, silenziosa ma illuminante il cuore e la vita»38.

NOTE
24 PAOLO VI, 6-6-1973.
25 R LAURENTIN, Pentecotisme chez les catholiques. Risques et avenir, Paris, Beuchesne, 1974, p. 238 (traduzione italiana: Il movimento carismatico nella Chiesa cattolica. Rischi e avvenire, Brescia, Queriniana, 1975).
26 ivi, pp. 13-16; L. J. SUENENS, Lo Spinto Santo nostra speranza. Una nuova Pentecoste?, Alba, Edizioni Paoline, 1975, pp. 74-77.
27 Intervista a H. MÜHLEN, in New Covenant, 15-7-1974, p. 6.
28 B.M. LE BRAZ, Regards sur le Renouveau charismatique, in Cahiers marials 17 (1973) 5, n. 90, p. 37).
29 G. T. MONTAGUE, Riding the Wind, in Word of Lifè, 1974, p. 98 (citato da J. L. SUENENS, o. c., p. 197).
30 Cfr. l'intervista «Vivere Maria oggi» di ALFREDO ANCILLOTTI E JACQUELINE DUPUIS, fondatori del gruppo Maria, in Madre e Regina 29 (1975) 5, pp. 22-25.
31 Prof lo del gruppo Maria, ciclostilato, s.d., p. 3.
32 Cfr. I. PFALLER - J. ALBERTS, Mary is Pentecostal. A Fresh Look at Mary from a Chansmatic Viewpoint, Pecos, Dove Publications, 1973, p. 70; D. E. ROSAGE, Mary: The Model Charismatic, Spokane, Emmanuel Community, s.d., p. 26; S. FALVO, L'ora dello Spirito Santo, Bari, Edizioni Paoline, 1974, p. 246 (Con Maria nel cenacolo, pp. 197-205).
33 Cfr. R. LAURENTIN, Pentecotisme..., o. co., pp. 244-249.
34 Su questo argomento, cfr. A. GRILLMEIER, Maria Prophetin, in Geist und Leben 30 (1957) pp. 101-105.
35 L. J. SUENENS, Lo Spirito Santo nostra speranza, o c., p. 186.
36 ivi, pp. 196-197.
37 R. LAURENTIN, Pentecotisme..., o.c., p. 250.
38 A.-M. DE BONBON, L'Esprit Saint et Marie à la lumière dì Renouveau charismatique, in Cahiers marials 20 (1975) n. 99, p. 220. Cfr. pure V. M. BLAT, La renovacion carismática a la luì de la Virgen Maríá, Managua 1975, pp. 167; D. FOGLIO, Maria e la preghiera nello Spirito del Rinnovamento carismatico, in AA.VV., Maria nella comunità ecclesiale. Atti della XVII settimana nazionale di studi mariani (Brescia 1978), in La Madonna 26 (1978) 3-4, pp. 133-145; H. MÜHLEN, Der Aufbruch einer neuen Verehrung Marias. Der Heilige Geist und Maria: zur Struktur der charismatischen Grunderfahrung, in Catholica 25 (1975) pp. 145-163; C. O'DONNEL, Maria e la vita nello Spirito, Milano, Ancora, 1984 pp. 164; A. FAVALE, Movimenti ecclesiali, in NDM pp. 969-972; ID., Presenza di Maria nelle aggregazioni ecclesiali contemporanee, Leumann (TO), LDC, 1985, pp. 185-190.







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