La Madre di Dio nella ricerca teologica e nell'insegnamento
Data: Mercoledi 12 Settembre 2012, alle ore 17:29:32
Argomento: Mariologia


Nota redatta da una commissione di mariologi della PAMI e da alcuni docenti di mariologia delle Facoltà Teologiche romane

Dal documento: «[...] La Chiesa, edotta dalla Parola della fede (cf. Rm 10,8), riconosce Maria di Nazareth come la Theotokos: in questo titolo di lode troviamo evocata l'intera economia della salvezza; compendiata l’opera della redenzione; indicata la chiave interpretativa per l'esatta comprensione del mistero cristiano nella sua originalità ed irriducibilità ad altre esperienze religiose dell’umanità. La Parola stessa della fede racconta e testimonia così che la Theotokos-Panaghia è un «dato essenziale della rivelazione divina», compreso e vissuto come tale dalla Chiesa indivisa del primo millennio che, con il suo patrimonio storico-dottrinale, continua ad essere un riferimento imprescindibile per il cammino di conversione, incontro e comunione delle Chiese e comunità cristiane che è l’odierno ecumenismo. È in questo solco e in tali “sante radici” che il recente rinnovamento conciliare e postconciliare dottrinale e teologico intrapreso dalla Chiesa cattolica, attesta con forza e con convinzione che la Madre di Gesù non è un “optional” nelle fede vissuta, pensata, celebrata e trasmessa nella e dalla comunità credente nelle sue varie componenti ed espressioni (liturgia, magistero conciliare e pontificio, teologia, pietas e sensus fidei del popolo di Dio); ma è una realtà carismatica vivente, personale e operativa che siamo tenuti ad accogliere cordialmente perché in definitiva corrisponde al dono pasquale del testamentum Domini (cf. Gv 19,26-27)[...]».

 







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