La memoria di Sancta Maria in sabato
Data: Domenica 13 Settembre 2009, alle ore 17:24:07
Argomento: Culto


Le origini della liturgia mariana del sabato

1. ORIGINE DELLA MEMORIA
La dedicazione del sabato alla memoria della Vergine è una delle istituzioni più caratteristiche della pietà liturgica mariana dell’epoca carolingia. Dopo l’arrivo alla corte di Carlo Magno, tra il 784 e il 791, del sacramentario gregoriano inviato da papa Adriano, Alcuino comprese che il sacramentario papale non si adattava pienamente alle esigenze delle popolazioni franco-germaniche, né alle reali necessità delle abbazie popolate da monaci quasi tutti presbiteri. Infatti il sacramentario per il tempo ordinario conteneva soltanto le messe domenicali per cui, per le celebrazioni infrasettimanali, si sarebbe dovuto ripetere il formulario della domenica. Per superare questo problema, Alcuino compose una duplice serie di messe per i sette giorni della settimana così nominate:
- Domenica
de S. Trinitate
de gratia S. Spiritu postulanda
- Lunedì
pro peccatis
pro petizione lacrimarum
- Martedì
ad postulando Angelica suffragia
pro tentationibus cogitationum
- Mercoledì
de s. Sapientia
ad postulandam humilitatem
- Giovedì
de caritate
contra tentationes carnis
- Venerdì
de S. Cruce
de tribulatione
- Sabato
de S. Maria
in commemoratione S. Mariae

2. MOTIVAZIONI DEL SABATO DEDICATO A MARIA
Osservando le due serie, diverse per ogni giorno, si nota che il sabato rimane invariato: è, in entrambe, di carattere mariano. Non si conoscono le ragioni di questa fissità, né il motivo per cui Alcuino volle dedicare proprio il sabato alla memoria di Maria. Solo nei secoli posteriori teologi e liturgisti proporranno fino a sette motivazioni che, tuttavia, non rivelano il sentire originario di Alcuino. Già nel secolo XIII si indicavano questi motivi:
1. Il sabato è il giorno benedetto da Dio (Gn 2,3) – Maria è la benedetta fra le donne (Lc 1,42);
2. Il sabato è il giorno santificato da Dio – Maria è la piena di grazia (Lc 1,28) da Lui santificata;
3. Il sabato è il giorno in cui Dio si riposa (Gn 2,2) – Il vero riposo di Dio è Maria a cui la liturgia applica Sir 24,8;
4. Il sabato è la porta che introduce nella domenica – Maria è stata la porta attraverso la quale Dio è venuto a noi;
5. Il sabato è il dies tra quello doloroso e quello glorioso – Maria ci guida al giorno del Signore mentre siamo pellegrinanti in questa valle di lacrime:
6. Il sabato in cui Cristo giaceva nel sepolcro vide languire la fede degli apostoli increduli – il sabato è il giorno in cui Maria conservò intatta la sua fede in Cristo;
7. Il sabato è il giorno in cui nel santuario di Blacherne in Costantinopoli la Theotokos mostra la sua potenza.
Questi argomenti sono chiaramente fantasiosi o di semplice convenienza ma, pur insufficienti, possono spiegare anche all’uomo del nostro tempo le ragioni del sabato dedicato a Maria: il sabato è il giorno che prepara il Dies Domini ed è il giorno della fede di Maria.

3. LE MESSE DI ALCUINO
Ritornando alle due messe di Alcuino possiamo dire:
- La prima messa presenta quali letture Sir 24, 14-16 (Ab inizio et ante secula) e Lc 10, 38-42 (Intravit Iesus in quoddam castellum), ambedue già in uso da tempo nelle liturgie mariane. Le quattro orazioni: [Concede nobis famulis tuis]; [Tua, Domine, propitiatione]; [Sumptis, Domine, salutis nostrae] e [Omnipotens Deus, famulos], sono di buona fattura. La tematica del formulario contrappone la constatazione dei pericoli della vita presente e della sua esistenziale tristezza, alla fiducia di ottenere, per l’intercessione della Vergine, la sicurezza, la pace e la gioia della vita futura.
- - La seconda messa manca di indicazioni per le letture, mentre le quattro orazioni : [ Oblationibus nostris], [Quesimus], [Domine Deus noster] e [ Fideles tuos, quesimus], sono anch’esse di buona fattura, anche se non sempre hanno la coerenza di quelle del primo formulario. La tematica rispecchia anche qui la consapevolezza tipica dell’uomo medievale sul mistero del peccato e sulla radicale incapacità di compiere, con le sole forze della natura, azioni a Dio gradite. Da qui il ricorso fiducioso alla Madre del Signore.

4. RAPIDA DIFFUSIONE
L’iniziativa di Alcuino ebbe fortuna perché si presentava pratica e utile, anche se discutibile dal punto di vista liturgico, soprattutto in relazione ai formulari della seconda serie dove si passava da quello domenicale che aveva per oggetto la richiesta della grazia dello Spirito Santo a quelli degli altri giorni – escluso il sabato – dal carattere fortemente intimistico.
Egli stesso andava fiero della sua iniziativa e inviava volentieri ai suoi amici la raccolta di messe. Così, via via, la messa del sabato si diffuse prima nei monasteri e poi nelle cattedrali e comunità diocesane dell’impero carolingio. Bertoldo di Costanza poteva con sicurezza scrivere: «Quasi dappertutto, ogni settimana, al venerdì si dice la messa votiva della Croce e al sabato quella della Madre di Dio, non perché ciò sia comandato, ma perché mossi da devozione» (Micrologus de ecclesiasticis observationibus, 59: PL 151, 1020).

BIBLIOGRAFIA
- S. ROSSO, Sabato, in Nuovo Dizionario di Mariologia, a cura di Stefano de Fiores e Savatore Meo, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo 1987, pp. 1216-1228 con bibliografia a p. 1228.
- IGNAZIO CALABUIG, Il culto di Maria in Oriente e in Occidente, Marianum, Roma 2000, pp. 317-319.








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