di Salvatore Maria Perrella, Pontificia Facoltà Teologica "Marianum" - Roma

Dal testo: «Per ambientare e comprendere adeguatamente la dottrina mariana del capitolo VIII della Lumen gentium del Concilio Vaticano II nel suo momento storico e nella sua indubbia valenza e originalità magisteriale, teologica e pastorale, evento di cui facciamo grata memoria dei cinquant’anni dai suoi inizi (11 ottobre 1962), come ha ben ricordato recentemente papa Benedetto XVI nel suo motu proprio «Porta fidei», è necessario tenere presenti alcuni fattori di ordine storico, ecclesiale e teologico precedenti la celebrazione del Concilio Vaticano II. Fatti che via via si sono concretati a partire dal secolo diciannovesimo, soprattutto con l’immacolata concezione di Maria nel 1854, sino alla proclamazione di Maria a regina del cielo e della terra nel 1954: un secolo d’oro per la mariologia cattolica postridentina – aetas nostra aetas Mariae – a cui inevitabilmente seguirà un tempo di afasia o di crisi del tempo immediatamente susseguente il Concilio Vaticano II (1965-1974: in modo particolare da Lumen gentium a Marialis cultus)......»
