Riconosciuto il 68° miracolo di Lourdes
Data: Domenica 23 Dicembre 2012, alle ore 23:56:22
Argomento: Mariofanie


Decreto di S. E. Mons. Alceste Catella, Vescovo di Casale Monferrato, datato 11 ottobre 2012.



La guarigione di suor Luigina Traverso, Figlia di Maria Ausiliatrice, da lombosciatica paralizzante in meningocele – guarigione avvenuta a Lourdes il 23 luglio 1965 – è da attribuirsi esclusivamente ad uno straordinario intervento di Dio ottenuto grazie all’intercessione della Beata Vergine Maria.
Questa la conclusione a cui è giunto S. E. Mons. Alceste Catella, Vescovo della Diocesi di Casale Monferrato,  dopo prolungata preghiera ed un attento studio del caso, studio per compiere il quale si è avvalso della collaborazione di una Commissione da lui appositamente istituita e composta da medici (Franco Balzaretti, Carlo Cebrelli, Adriano Figarolo, Luigi Porta), dirigenti oftaliani (Pierpaolo Boffi, Alberto Busto) e presbiteri (don Marco Daniele, don Giampio Devasini, don Igor Peruch, don Giuseppe Unia).
Il 10 febbraio 2011, vigilia del 154° anniversario della prima apparizione di Lourdes alla veggente Bernadette Soubirous, il Vescovo di Lourdes ha trasmesso al Vescovo di Casale Monferrato una comunicazione inerente la guarigione di suor Luigina Traverso rimasta inspiegata allo stato attuale delle conoscenze scientifiche così come certificato dal Comitato Medico Internazionale di Lourdes.
Suor Luigina Traverso  – oggi economa all’Istituto San Giuseppe di San Salvatore Monferrato – è nata a Novi Ligure (AL) il 22 agosto 1934 e nel luglio 1965 partecipò al pellegrinaggio Oftal di Tortona, gravemente ammalata di lombosciatica paralizzante in meningocele. Era barellata, non camminava da tempo, aveva subito moltissime operazioni senza alcun esito. Poco prima della partenza era stata sottoposta ad un controllo medico conclusosi con il seguente referto: “Paziente in condizioni generali sofferenti, pallida, ipotesa: cicatrice chirurgica fresca ed asciutta, dolente alla pressione. Segno di delitala positivo, rigidità e contrattura del tratto lombo-sacrale della colonna. Mobilità del piede ridotta per paresi dei muscoli tibiale anteriore, estensore dell’alluce, estensore comune delle dita. Ipoefficienza del tricipite surale e del tibiale posteriore. Peroni inerti, decubito prono obbligato”.
Con fede Suor Luigina aderì all’iniziativa del pellegrinaggio. Con fede si immerse nelle piscine di Lourdes. Poi il 23 luglio, durante la solenne Processione Eucaristica che all’epoca si svolgeva sull’Esplanade, suor Luigina Traverso riferì alle dame che erano con lei di aver sentito – al passaggio del celebrante col Santissimo – un forte calore penetrare nel suo corpo e la voglia di “mettersi in piedi”. La suora notò l’improvvisa ripresa della motilità del piede e la scomparsa del dolore. Riportata nella propria camera all’Asile, alla presenza del responsabile del pellegrinaggio dott. Danilo Cebrelli e del delegato vescovile Mons. Lorenzo Ferrarazzo, si mise seduta sul letto. La religiosa chiese di poter ricevere la benedizione da parte di Mons. Ferrarazzo, che replicò: “Suor Luigina, se vuol ricevere la benedizione, si alzi e venga mettersi in ginocchio a pregare”. Suor Luigina prontamente ubbidì, scese dal letto e si inginocchiò.
Al ritorno del pellegrinaggio, la paziente fu giudicata guarita e il 27 luglio del 1965 il Primario prof. Claudio Rinaldi refertò così: “Buone condizioni generali, rachide in asse, indolente, cicatrice chirurgica indolente, assenza di contrattura muscolare e rigidità segmentaria. Arti inferiori completamente mobili con forza pari e simmetrica, anche i fini movimenti di estensione separata dell’ alluce delle dita erano possibili. Lasègue negativo, riflessi patellari pronti, achilleo dx pronto, sx assente. Sensibilità normale”. Aggiunse anche sulla copertina della cartella clinica: “Tornata da Lourdes inspiegabilmente guarita”. Nell’agosto 1965 ricomparve anche il riflesso achilleo sinistro. Da allora suor Luigina non ha più accusato alcuna manifestazione della invalidante pregressa patologia.
Nel luglio 2010, dopo molti anni dall’apertura della pratica, in occasione del pellegrinaggio Oftal di Tortona, il caso di suor Luigina Traverso è stato nuovamente presentato e valutato dal Bureau Medical ed è stato espresso giudizio unanime di «guarigione completa e permanente».
Nel novembre 2011 il dottor Franco Balzaretti ha relazionato circa la guarigione straordinaria di suor Luigina al Comitato Medico Internazionale di Lourdes, che ha sede a Parigi ed è composto da venti luminari della scienza che esaminano i casi di guarigione segnalati spontaneamente all’Ufficio del Santuario di Lourdes. A larghissima maggioranza, detto Comitato ha votato a favore della straordinarietà dell’evento.
S. E. Mons. Alceste Catella, Vescovo di Casale Monferrato, con Decreto datato 11 ottobre 2012 – inizio dell’Anno della Fede indetto da S.S. Papa Benedetto XVI – dichiara: “[…] avendo preso visione di tutta la documentazione […], avendo invocato il Santissimo nome di Dio che è Padre e Figlio e Spirito Santo, in virtù dell’autorità che mi compete, giudico e dichiaro che la guarigione di Suor Luigina Traverso, avvenuta a Lourdes il 23 luglio 1965, è miracolosa e deve essere attribuita all’intercessione della Beatissima Vergine Maria Immacolata, Madre di Dio e Madre nostra. Possa questo evento essere di aiuto alla fede del popolo cristiano”.
Il miracolo di suor Luigina Traverso è il 69° in ordine cronologico per riconoscimento ufficiale della Chiesa, ma è stato il 65° a compiersi, ben 47 anni fa. E’ il settimo miracolo riconosciuto a pellegrini italiani dopo quelli accaduti a Maddalena Carini, Evasio Ganora, Vittorio Micheli, Elisa Aloi, Delizia Cirolli e Anna Santaniello.
Mons. Catella ha datato il decreto vescovile 11 ottobre 2012, in concomitanza con l’apertura dell’anno della fede, ed ha comunicato ufficialmente ai fedeli tale notizia giovedì sera durante l’incontro di preghiera nella Chiesa di San Filippo, proposto per tale ricorrenza, anche in ricordo del 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II. Nello stesso tempo anche Mons. Martino Canessa, Vescovo di Tortona, ha comunicato alla sua diocesi le stesse informazioni.

 






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