Maria madre della Redenzione: la mariologia di E. Schillebeeckx
Data: Domenica 13 Settembre 2009, alle ore 20:01:47
Argomento: Autori


Da De Fiores Stefano, Maria nella teologia contemporanea, Centro di cultura mariana “Maria Madre della Chiesa, Roma,1991, pp. 103-107.

Il libro “Maria Madre della Redenzione”, è una piccola mariologia, scritto in occasione dell’Anno Mariano del 1954. In coerenza con la sua concezione teologica, l’autore applica alla sua mariologia queste tre categorie fondamentali:

- Economia della Salvezza

- Sacramentalità

- Personalismo

Economia della Salvezza 
Alla teologia speculativa, Schillebeeckx oppone una teologia che procede in maniera concreta appoggiandosi sulla Storia della salvezza. La Rivelazione non è una comunicazione di verità inaccessibili alla ragione, ma la realizzazione storica di una iniziativa divina. In Cristo, centro della storia, Dio si rivela in forma veramente umana e storica e il personaggio principale dopo di Lui è Maria, la cui vita rivela l’azione redentrice e trascendente di Dio. Della vita di Maria, Schillebeeckx presenta gli atti umani storici decisivi, quelli che hanno cioè un significato salvifico soprastorico. Il ruolo di Maria nella Redenzione è visto essenzialmente nella sua massima ricettività nei confronti di Dio ed è per questo che Schillebeeckx  si stacca da quei teologi che vedono in Maria una vera e propria compagna di Dio, misconoscendo l’umica mediazione di Cristo. Maria non è colei che fa, ma colei che riceve; è la riscattata universale e proprio per questo nostra Corredentrice.


Sacramentalità
Per Schillebeeckx il dono della salvezza ha carattere essenzialmente sacramentale e cioè si presenta in una forma esteriormente afferrabile nella sua visibilità storica. Nella Chiesa, anche Maria ha un carattere sacramentale in quanto, con la sua maternità, rivela un aspetto insostituibile dell’economia della grazia, già preannunciato dai profeti e cioè il sacramento primordiale che è Cristo stesso. Maria rivela e anticipa così la struttura sacramentale della Chiesa; in lei si visualizza anche una profonda analogia con il cristiano nel processo di appropriazione personale della salvezza.


Personalismo
La Mariologia di Schillebeeckx  non è una mariologia astratta, ma guardando a Maria egli vi vede un atteggiamento interpersonale di rispetto e di preghiera. Descrivendo la figura evangelica di Maria, Schillebeeckx sottolinea la sua vicinanza con noi in quel processo di maturazione della fede simile al nostro, che si sviluppa tra contraddizioni e dolori ma anche nella costante vicinanza con Cristo. Nella comunione d’amore che unisce tutti i credenti in Cristo, Maria occupa un posto eccezionale, svolge un ruolo insostituibile e fecondo. Questo spiega il culto mariano che per essere valido, deve restare ancorato a Cristo e all’insegnamento della Chiesa.


Conclusioni
L’opera di Schillebeeckx è stata un tentativo preconciliare di divulgazione della Mariologia, staccata dall’impostazione manualistica e astratta. Maria viene presentata come una persona concreta, in vista di un rapporto personale con Lei.

L’influsso ecumenico nel pensiero di Schillebeeckx è completamente assente in quanto vengono sottolineate le differenze confessionali ed è assente anche ogni riferimento alla liturgia. Ambiguo risulta l’inserimento di Maria nella Chiesa, dato che non ne viene definito chiaramente il ruolo e non viene posta né sul piano di Cristo, né su quello dei fedeli.

Insieme a Schmaus e Laurentin, Schillebeeckx  fa parte di quei mariologi che prepararono la posizione del Concilio e aprirono alla Mariologia nuovi e più significativi traguardi.

 RIASSUNTO DELL'OPERA DEL PROF ANTONINO GRASSO







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