La Madonna nella vita e nell'opera di San Camillo
Data: Giovedi 4 Luglio 2013, alle ore 23:49:37
Argomento: Santi


Una ricerca del P. Felice Ruffini dal titolo "La Madonna della Sagrestia", sulla multiforme presenza di Maria nell'ordine camilliano.



 

Dal testo: «Lo storico contemporaneo del Santo, il camilliano P. Sanzio Cicatelli, nel redigere il momento della “Prima Professione Solenne”, espone con dovizia i passi storici compiuti dalla nascente “Congregazione dei Ministri degli Infermi”, esaltando che tutti coincidono con feste solenni della Beata Vergine Maria, e passando in rassegna le occasionali difficoltà di attuare immediatamente il Decreto di approvazione di Papa Gregorio XIV, conclude affermando che «volse anco che lui (per li molti impedimenti ch’avennero per le sedi vacanti) fusse trattenuto à farla fino al giorno della sua Immacolata Concettione. Il che fu di estremo contento a tutti i suoi compagni per il desiderio ardentissimo che havevano di star sempre sotto la perpetua tutela e fidelissimo Patrocinio d’essa sempre Immacolata Vergine”».E’ inequivocabile che nel momento decisivo e solenne del passaggio da piccola “Compagnia”, a rango di “Ordine Religioso” nella Chiesa, con l’emissione della prima “Professione Solenne”, consegnando così alla storia quel sogno di “mezzagosto nell’Ospedale S. Giacomo”, Camillo e i suoi Religiosi riconoscano l’alto “Patronato della Madre di Dio” affidando ad Essa in eterno i presenti e i futuri religiosi, e tutta l’azione pastorale a servizio dell’Uomo malato e sofferente. E’ il “patronato di Maria” che già nel XIII secolo gli eremiti latini del Carmelo avevano adottato per l’Ordine estendendolo alle loro Chiese. L’atto indica un profondo vincolo che si stabilisce tra colui che è al servizio della Chiesa e il Santo al quale è dedicato il luogo di culto, una consacrazione personale ratificata con la professione religiosa. Conoscendo gli ottimi e intensi rapporti che Padre Camillo avrà per tutta la sua vita con autorevoli e qualificati Religiosi del Carmelo, è lecito ritenere che ebbero una forte influenza sulla sua “dimensione mariana esistenziale”, che di conseguenza trasmetteva ai suoi Religiosi. In particolare la presenza di questo “patronato di Maria” lo si constatata essere presente, fin dall’inizio, nelle molte Chiese officiate dai Ministri degli Infermi dedicate alla Vergine Maria in numero sorprendente.....»

 

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