Un intervento di Mons. Mario Sensi, in AA. VV., La Madre del Signore dal Medioevo al Rinascimento, Centro di Cultura Mariana "Madre della Chiesa", Roma 1998, pp. 54-81.
Dall'Introduzione al volume di Jesús Castellano Cervera, ocd.
«[...]Si tratta di evidenziare alcuni elementi della presenza di Maria nella Chiesa nei primi cinque secoli del secondo millennio. Si tratta di un’epoca storica talvolta biasimata, talvolta esaltata, ma sempre ricca di contenuti di dottrina, liturgia, pietà popolare mariana. Cresce infatti la comprensione del messaggio evangelico anche nell’inculturazione di questo preciso tempo storico. E cresce la comprensione del mistero di Maria, il suo culto, la percezione della sua presenza nella vita dei fedeli. Maria entra coerentemente in tutta la vita della Chiesa e lascia una impronta indelebile attraverso il genio di autori mariani di grande calibro: basti pensare a San Bernardo, l’ultimo dei Padri, ma non solo a lui[...] Si sviluppano così attorno ad innumerevoli santuari mariani le forme di devozione e di pietà che saranno all’origine di forme devozionali che portano il sigillo del medioevo: il rosario, lo scapolare, le litanie, l’Angelus... Ma anche i pellegrinaggi, come espressione di una pietà popolare, talvolta come spontanea rivendicazione di una liturgia popolare, quando quella ecclesiale non è del tutto aperta alla piena partecipazione del popolo.[...]».