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UN MESE CON MARIA


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15. Simone Metafraste

BIZANTINI

15. Dai «Canoni per la Festa della Natività di Maria» di Simone Metafraste († c. 1000)

ODE VII

O Fanciulla, Sposa di Dio, le schiere dei profeti ti hanno venerata come Madre dell'Altissimo: lo Spirito Santo, infatti, che per loro ha parlato, è connaturale a colui che da te nacque.
O mia natura umana ingannata e intelletto sottomesso alla corruzione e propenso alla tristezza, rallegrati ora vedendo la venerata Vergine che ti libera dalle incombenti difficoltà.
Coloro che hanno acquisito te, o Genitrice di Dio, come protettrice non andranno delusi: tu proteggi infatti dai pericoli e appiani le tentazioni della vita, donando anche la speranza e i beni della vita a venire.


ODE IX
La forza dell'Ade e la sua potenza che imperano sulla nostra natura, o colma della grazia di Dio, hanno trovato nella tua nascita il mezzo adatto per la distruzione della corruzione: la vita infatti è da te germogliata, o tutta Immacolata, e la potenza dell'Ade è stata rovesciata.
Ascolta, o Figlia di Dio che ti tieni gloriosa vicino al Re Cristo e superi molte figlie: lo Sposo delle anime ha amato te e ha preso dimora nel tuo grembo, o Casta, distruggendo le catene dei prigionieri.
Avvicinati, Signora, a noi che ti supplichiamo come Madre di Dio benché fossimo schiavi dei peccati che ogni giorno ci sollecitano. Per tua intercessione aiutaci, o Tuttacasta, e sottraici al tormento che giustamente ci aspetta.


(AA.VV. Testi mariani del primo millennio
vol II, Città Nuova, Roma 1989, pp. 1027-1028)

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