I PONTEFICI E LOURDES
Dalla Lettera Enciclica "Le Pélerinage de Lourdes"
di Pio XII
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[...] Pertanto non fa
meraviglia che i Nostri predecessori si siano compiaciuti di
moltiplicare i privilegi al santuario. Sin dal 1869, Pio IX, di santa
memoria, si rallegrava perché gli ostacoli suscitati contro Lourdes
dalla nequizia degli uomini avessero consentito di «manifestare con più
forza e evidenza la chiarezza dell'avvenimento».
Forte di tale certezza, egli arricchisce di benefici spirituali la
chiesa allora costruita e fa coronare la statua di Nostra Signora di
Lourdes. Il cinquantenario della definizione dogmatica dell'immacolata concezione della Vergine santissima offrì a san Pio X l'opportunità di attestare, in un documento solenne, il nesso storico tra questo atto del magistero e l'apparizione di Lourdes: «Appena Pio IX aveva definito verità di fede cattolica che Maria fu sin dall'origine esente dal peccato, la Vergine stessa cominciò a operare meraviglie in Lourdes». Poco dopo, egli crea il titolo episcopale di Lourdes, unito a quello di Tarbes, e firma l'introduzione della causa di beatificazione di Bernardetta. Ma soprattutto toccava a questo grande papa dell'eucaristia di porre in risalto e favorire l'ammirevole armonia che esiste a Lourdes tra il culto eucaristico e la preghiera mariana: «La pietà verso la Madre di Dio, egli osserva, vi fa fiorire una straordinaria e ardente devozione verso nostro Signore».Poteva, d'altronde, essere diversamente? Tutto in Maria ci porta verso il suo Figlio, unico salvatore, in previsione dei cui meriti ella fu immacolata e piena di grazia; tutto in Maria ci innalza alla lode dell'adorabile Trinità e beata fu Bernardetta, la quale, mentre recitava il rosario davanti alla grotta, apprese dalle labbra e dallo sguardo della Vergine santa a rendere gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo! Perciò Noi siamo lieti, in questo centenario, di associarci al seguente omaggio reso da san Pio X: «La gloria unica del santuario di Lourdes sta nel fatto che i popoli vi sono, da ogni parte, chiamati da Maria all'adorazione di Cristo Gesù nell'augusto sacramento, di modo che quel santuario, insieme centro di devozione mariana e trono del mistero eucaristico, sembra superare, in gloria, tutti gli altri del mondo cattolico». Benedetto XV
volle arricchire il santuario, già colmo di favori, di nuove e preziose
indulgenze e, se le tragiche circostanze del suo pontificato non gli
permisero di moltiplicare gli atti pubblici del suo ossequio, volle
nondimeno onorare la città mariana accordando al suo vescovo il
privilegio del pallio nella sede delle apparizioni. |