RICONOSCIMENTO UFFICIALE
DELLE APPARIZIONI E DEI PRIMI MIRACOLI
18 GENNAIO 1862

1. Istituzione di una Commissione

Qualche settimana dopo la fine delle Apparizioni e cioè il 28 luglio 1858, Mons. Laurence, vescovo di Tarbes (dal 1844 al 1870) sotto la cui giurisdizione si trovava Lourdes, istituì una Commissione di indagine perché raccogliesse e constatasse i fatti, li segnalasse e ne facesse conoscere l’autentico carattere, allo scopo di fornire all’autorità ecclesiastica gli elementi indispensabili per arrivare ad una valutazione. La Commissione doveva principalmente trovare una risposta a questi interrogativi: Qual è la natura delle guarigioni avvenute, in seguito all’uso dell'acqua della Grotta? Che acqua è quella della Grotta? La sorgente esisteva prima della visione che Bernardetta pretendeva di avere avuto?  Le visioni di Bernardetta sono reali? Se sì, hanno un carattere soprannaturale? L’Apparizione ha posto delle domande alla bambina? Quali? Tutto questo doveva essere ricercato e realizzato con la massima serietà e scientificità: la Commissione per stabilire i fatti, doveva indagare, interrogare i testimoni, consultare gli uomini di scienza, in particolare i medici che si erano occupati dei malati prima della loro presunta guarigione, ma anche esperti in fisica, chimica e geologia. Il mandato perentorio di mons. Laurance era questo: "la Commissione non deve trascurare nulla per i chiarimenti ed arrivare alla verità, qualunque sia ".

2. Riconoscimento ufficiale

I lavori della Commissione durano quasi quattro anni, nel corso dei quali anche Bernadetta viene più volte interrogata. Il 18 gennaio 1862, valutando positivamente i lavori della Commissione Mons. Laurance, a nome della Chiesa, emana la famosa dichiarazione "Sulla apparizione che ha avuto luogo alla Grotta di Lourdes ". Egli scrive:
"Ci siamo ispirati presso la Commissione, composta da sacerdoti prudenti, pii, informati, sperimentati, che hanno interrogato la ragazza, studiati i fatti, tutto esaminato, tutto soppesato." Abbiamo anche invocato l'autorità della scienza, e siamo rimasti convinti che la Apparizione sia sovrannaturale e divina, e che, quindi, ciò che Bernardetta ha visto, è la Santa Vergine. La nostra convinzione si è formata sulla testimonianza di Bernardetta, ma soprattutto sui fatti che si sono prodotti e che possono essere spiegati soltanto da un intervento divino ".
Dichiara, quindi in maniera formale e solenne:
" Riteniamo che Maria Immacolata, Madre di Dio, è realmente apparsa a Bernardetta Soubirous, l'11 febbraio 1858 ed i giorni seguenti, in numero di diciotto volte, nella grotta di Massabielle, nei pressi della città di Lourdes; che questa apparizione riveste tutti i caratteri della verità, e che i fedeli hanno ragioni fondate a crederla certa. Sottoponiamo umilmente il nostro giudizio al giudizio del Sovrano Pontefice, che è incaricato di governare la Chiesa universale ."

3. Prima motivazione: la sincerità di Bernadetta Soubirous

La prima argomentazione del Vescovo è la sincerità di Bernardetta che non ha voluto ingannare nessuno, per cui la sua testimonianza presenta tutte le garanzie che si possono desiderare. Afferma mons. Laurance:
"Chi non ammira, avvicinandola, la semplicità, il candore, la modestia di questa ragazza?" Parla soltanto quando la si interroga; allora dice tutto senza ritegno, con un'ingenuità commovente, e, alle numerose domande che le rivolgono, dà, senza esitare, risposte nette, precise, piene di senso, cariche di una forte convinzione "
E continua sostenendo che essa non si è lasciata spaventare da minacce, né tentare da generose offerte, ma è rimasta sempre coerente con se stessa, sostenendo nei vari interrogatori costantemente le cose in antecedenza affermate, senza mai aggiungervi e senza mai ritrattare nulla. Contro chi avrebbe potuto sostenere l'esistenza di un possibile inganno o di una possibile allucinazione, mons. Laurance dichiara:
"La saggezza delle sue risposte rivela in questa ragazza uno spirito retto, un'immaginazione calma, un buon senso al di sopra della sua età. Il sentimento religioso non ha mai presentato in essa un carattere di esaltazione; non si è constatata nella giovane donna né disordine intellettuale, né alterazione dei sensi, né bizzarrìe di carattere, né affezione morbosa che abbiano potuto predisporla a creazioni immaginarie".
A conferma di questo, il Vescovo aggiunge come Bernardetta avesse avuto in maniera improvvisa, senza alcuna preparazione le 18 apparizioni, nel corso delle quali addirittura sentiva un linguaggio che non sempre capiva.
"Tutte queste circostanze messe insieme non permettono di credere ad una allucinazione; la giovane donna realmente ha dunque visto ed inteso un essere che si dice l'Immacolata Concezione; e poiché questo è un fenomeno che non può spiegarsi naturalmente, siamo fondati a credere che l’Apparizione sia sovrannaturale!"

4. Seconda motivazione: I frutti di grazia

Insieme alla prova positiva fornita da Bernardetta, il Vescovo ricorda gli eventi meravigliosi che hanno accompagnato e seguito le apparizioni. Afferma mons. Laurance:
"
Se si deve giudicare l'albero dalla propria frutta, possiamo dire che la Apparizione raccontata dalla giovane donna è sovrannaturale e divina; poiché ha prodotto effetti sovrannaturali e divini ".
Il Vescovo elenca la folla devota e raccolta che ha assistito alle apparizioni e il numero sempre crescente dei pellegrini che vengono anche da regioni lontane e paesi limitrofi per pregare e chiedere grazie all'Immacolata apparsa nella Grotta. Sottolineando le numerose conversioni afferma:
"Cuori già cristiani si sono rinforzati nella virtù, uomini gelati dall'indifferenza sono stati riportati alle pratiche della religione; pellegrini ostinati si sono riconciliati con Dio dopo che si sia invocato, in loro favore, Nostra Signora di Lourdes. Queste meraviglie della grazia, che hanno un carattere di universalità e di durata, possono avere soltanto Dio per autore: non vengono, quindi, a confermare la verità della Apparizione?"
Dopo le meraviglie spirituali, il Vescovo passa a considerare le prodigiose guarigioni dei malati che, dopo avere visto Bernardetta bere e lavarsi nel luogo della Apparizione,
"provarono anch'essi l'acqua della Grotta, e non fu senza risultato; molti, le cui infermità avevano resistito ai trattamenti più energici, recuperarono improvvisamente la salute. Queste cure straordinarie ebbero una ripercussione immensa... Malati di tutti i paesi chiedevano l'acqua di Massabielle... Non possiamo fare qui l'enumerazione di tutte le grazie ottenute, ma ciò che dobbiamo dire, è che l'acqua di Massabielle ha curato malati abbandonati e dichiarati incurabili. Queste cure sono state ottenute dall'uso di un'acqua priva di ogni qualità naturale curativa, stando alla relazione di chimici esperti che ne hanno fatto un'analisi rigorosa ". 
Queste guarigioni sono direttamente legate all’Apparizione che ne è il punto di partenza ed ha ispirato la fiducia dei malati.