Le antiche origini
del Santuario di Tindari

1. In un'epoca remota,  da un paese  lontano e sconosciuto d'Oriente, veniva trasportato sopra una nave, un simulacro della Vergine. Una tempesta costrinse la nave a riparare nel piccolo seno di mare che era stato il porto dell'antica Tyndaris romana.

2.  Non appena fu cessata la tempesta, i marinai vollero riprendere il viaggio; levarono l'ancora e dettero vela al vento, ma la nave non si mosse. Solo quando, fu portato a terra il carico con la statua della Vergine, la nave si avviò speditamente.

3.  La volontà della Vergine non poteva essere più manifesta: voleva che il suo simulacro restasse nel posto che si era scelto. Dalla spiaggia la statua fu portata, quindi, sul colle e posta nella piccola chiesa, divenuta presto incapace di accogliere i pellegrini che giungevano da ogni parte della Sicilia.

4.  Tra i primi ad accorrere a Tindari, fu una signora, venuta da uno sperduto paese. Essa veniva al santuario con la sua bambina gravemente ammalata, con l'intento di venerare la Vergine, che tutti dicevano essere molto bella e di chiedere la guarigione della figlioletta a Colei che tutti chiamavano "miracolosa".

5.  Ma la donna, vedendo le sembianze scure della statua, si sdegnò profondamente e affermò: «Per vedere una schiava negra, non valeva la pena che affrontassi il disagio del mio lungo cammino».

6. Mentre usciva davanti alla chiesa dopo aver proferito questa irriverente invettiva,  la bambina che ella aveva in braccio, compiva un brusco movimento e precipitava dalla rupe nel vuoto sottostante.

7.  La madre disperata, tornò correndo davanti alla Vergine che aveva deriso e, inginocchiata e piangente, invocò il suo aiuto: «Tu che sei potente madre di chi ti invoca, salva, ti prego, la mia bambina».

8. Fu così che avvenne il miracolo: nell'attimo in cui la bambina precipitava nel vuoto, il mare si ritraeva e si formava, al posto dell'onda, un breve tratto di spiaggia arenosa, sulla quale essa fu trovata sana, salva e sorridente.

9.  La bambina fu così riportata da alcuni pescatori alla madre che attendeva ansiosa e commossa.

10. Ella si pentì del suo insulto e credette  nella potenza misericordiosa della Madonna che aveva schermito.

11.  Per attestare il miracolo della Madonna nera, da quel giorno il mare non ha più ricoperto il luogo dove esso avvenne.

12.  La piccola e antica chiesa, è diventata un grandioso santuario che sorge su un alto promontorio a picco sul mare.

13.  La costruzione di un nuovo santuario ha avuto inizio nel 1957 ed è durata 23 anni, durante i quali la generosità dei fedeli ha consentito di portare a termine questa opera stupenda, dove nulla è stato risparmiato per creare una casa degna della Madre di Dio. Animatore appassionato dell'opera, fu l'allora vescovo di Patti, mons. Pullano.

14.  Anche l'antichissima statua della Madonna nera è stata restaurata con cura. Sotto i paludamenti ottocenteschi che ricoprivano il simulacro, è stata ritrovata una statua scolpita in epoca romanica, un vero capolavoro per l'articolazione delle parti, il rigore compositivo e la vivacità delle lacche policromate.

   

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