Sotto S. Anacleto, successore di S. Clemente, continuò ad infierire la persecuzione. Vuole la leggenda che l'imperatore stesso interrogasse talvolta i cristiani, per confonderli e per indurli, con minacce di tormenti e di morte, a rinunciare alla loro religione. S. Anacleto si adoperò a mantener saldi nella fede cristiana i perseguitati e i condannati, a combattere le eresie e a preparar missioni per la propagazione del vangelo. Si attribuiscono a lui la destinazione di un luogo particolare sul Vaticano per la sepoltura dei papi accanto alla tomba di S. Pietro e l'erezione di una cappella su questa tomba. Quella piccola chiesa divenne poi il famoso tempio di S. Pietro in Vaticano. S. Anacleto fu condannato a morte, come i suoi predecessori, dopo lunghi tormenti.