Maria nel tempo di Avvento e di Natale
Data: Mercoledi 10 Dicembre 2014, alle ore 9:33:30
Argomento: Culto


Dal libro di Castellano Cervera J., L'Anno Liturgico. Memoriale di Cristo e Mistagogia della Chiesa con Maria Madre di Gesù, Centro di Cultura Mariana "Madre della Chiesa", Roma 1991, pp. 155-156 e p. 173.



Avvento, tempo per eccellenza di Maria, la Vergine dell'attesa

È il tempo mariano per eccellenza dell'Anno liturgico. Lo ha espresso autorevolmente Paolo VI nella Marialis Cultus, nn. 3-4. Storicamente la memoria di Maria nella liturgia è nata con la lettura prima di Natale del Vangelo dell'Annunciazione in quella che a ragione è stata chiamata la domenica mariana prenatalizia. Oggi l'Avvento ha ricuperato in pieno questo senso, con una serie di elementi mariani della liturgia che possiamo così sintetizzare: Fin dalle prime giornate dell'Avvento ci sono elementi che ricordano l'attesa e l'accoglienza del mistero di Cristo da parte della Vergine di Nazareth. La solennità dell'Immacolata Concezione si colloca come «radicale preparazione alla venuta del Salvatore e felice esordio della Chiesa senza macchia e senza ruga» (MC 3). Nelle ferie dal 17 al 24 il protagonismo liturgico della Vergine è ben caratterizzato nelle letture bibliche, nel secondo prefazio di Avvento che ricorda l'attesa della Madre, in alcune preghiere, come quelle del 20 dicembre che riporta un antico testo del Rotolo di Ravenna, o nella preghiera sopra le offerte della IV Domenica che è una epiclesi significativa che unisce il mistero eucaristico a quello del Natale in un parallelismo tra Maria e la Chiesa nell'opera dell'unico Spirito. In una bella sintesi di titoli Ignazio Calabuig presenta in queste pennellate la figura della Vergine dell'Avvento:
- È la «piena di grazia», la «benedetta fra le donne», la «vergine», la «sposa di Giuseppe», la «serva del Signore»;
- È la donna nuova, la nuova Eva che ristabilisce e ricapitola nel disegno di Dio per l'obbedienza della fede il mistero della salvezza;
- È la Figlia di Sion, colei che rappresenta l'antico ed il nuovo Israele;
- È la Vergine del Fiat, la Vergine feconda;
- È la Vergine dell'ascolto e dell'accoglimento.
Nella sua esemplarità verso la Chiesa, Maria è pienamente la Vergine dell'Avvento nella duplice dimensione che ha sempre nella liturgia la sua memoria: presenza ed esemplarità:
- Presenza liturgica nella parola e nella preghiera, per una memoria grata di Colei che ha trasformato l'attesa in presenza, la promessa in dono;
- Memoria di esemplarità per una Chiesa che vuole vivere come Maria la nuova presenza di Cristo, con l'Avvento ed il Natale del mondo di oggi.
Nella felice subordinazione di Maria a Cristo e nella necessaria unione con il mistero della Chiesa, Avvento è il tempo della Figlia di Sion, Vergine dell'Attesa che ha anticipato il Marana tha della Sposa, ed ha accolto fattivamente la presenza del Messia; come Madre del Verbo Incarnato, umanità complice di Dio, ne ha reso possibile l'ingresso definitivo, nel mondo e nella storia dell'uomo.

La Vergine Maria nel mistero del Natale

Il tempo di Natale contempla e celebra la maternità verginale, divina e salvifica della Theotokos, come dice la Marialis Cultus n. 5. Protagonista indiscussa del mistero del Natale è presente nelle preghiere della Chiesa a Natale e durante la sua ottava.
Il 1° gennaio nell'ottava del Natale si celebra la festa della maternità divina e si venera colei che è Madre di Cristo e Madre della Chiesa, secondo le parole della preghiera dopo la comunione.
La liturgia bizantina riserva una Sinassi di festa della Madre di Dio il 26 dicembre, mentre altre liturgie graziosamente celebrano le «congratulazioni» o «auguri» alla Madre di Dio, con testi pieni di incanto come gli inni di Efrem Siro alla Vergine per la nascita del suo Figlio.
Al cuore stesso della preghiera eucaristica la Chiesa d'Oriente ricorda sempre il legame tra Maria, l'Eucarestia e l'incarnazione che permette ai fedeli di nutrirsi del Verbo Incarnato. Nell'Anafora di San Basilio si canta questo tropario dopo la consacrazione:
«In te si rallegra,
o ricettacolo di grazia,
ogni creatura,
il coro degli Angeli e il genere umano.
Tempio santificato e paradiso terrestre,
gloria della Verginità.
Da te prese carne Dio
e divenne Bambino Colui che è nostro Dio,
prima dei secoli.
Egli fece del Tuo grembo il suo trono
e rese più vasto dei cieli il grembo tuo
».
A Natale in modo particolare la Chiesa celebra la presenza di Maria, e cerca di imitare il suo esempio come Vergine Madre (MC nn. 19 e 21).
 

 

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