ANCORA DI SPERANZA - DE FIORES

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ANCORA DI SPERANZA

Rendi fratelli gli uomini

Molti di noi ricordano la figura di un grande cristiano e grande scienziato del nostro tempo: Enrico Medi. La sua calda parola, sostenuta dal prestigio di una competenza eccezionale in campo scientifico, ha rianimato la fede di molti cristiani tiepidi o ferventi. Mentre ha commentato il viaggio degli astronauti verso la luna, non ha temuto di denunciare i limiti e i mali che deturpano la bellezza dell'universo: «Oggi il mondo, con una follia inaudita lacera il corpo di Cristo ... li demonio si è impossessato degli scudisci degli uomini, e con la mano di coloro, che a lui si sono venduti, lacera i corpi dei figli dell'odiata umanità». Maria appare allo scienziato come un'oasi di pace e di speranza: a lei egli si affida con una preghiera semplice e profonda:

Ave, maris Stella: a noi naviganti nella tempesta
tu sei la luce che guida il nostro andare,
sei Segno di salvezza, àncora di speranza, gaudio di amore.
Ogni creatura, nel cui cuore riposa la Grazia,
è del tuo volto un raggio di luce.
Dai suoi occhi splende il tuo sguardo,
dal suo sorriso emana il tuo affetto, dalla sua carezza
il riposante posare della tua mano benedicente.
Beate voi donne, che di Maria portare l'immagine e la visione
per le vie del mondo.
Donate bellezza, donate purezza, donate gioia
e pace all'affannato correre dell'uomo.
Ricordate sempre che di Maria voi siete i viventi santuari,
la vostra grazia della sua grazia è dono.
Ave Maria, benedetta tu fra le donne
e benedette le creature, che nel tuo cuore
riposano con la soavità del loro candore.
Cuore dolcissimo di Maria, noi, creature povere e timorose
come bambini corriamo a Te,
sola nostra speranza e certezza, per arrivare a Gesù.
Abbiamo infinito desiderio di amore,
di comprensione, di soave bontà, di fiducia,
di abbandono, di bellezza, di gioia, di pace;
siamo tanto stanchi di questo mondo che da ogni parte,
con la sua cattiveria, ci assale e turba.
Maria, ci affoghiamo nel caldo fuoco del cuore tuo,
dove arde il Divino Amore;
nessuno potrà farci del male cosi uniti in Te.
Nessuna forza del male e dell'inferno può superare
la fortezza del tuo abbraccio protettore.
In te la vita, l'amore totale unificante,
il gaudio del cuore e della mente, la serenità dello spirito
e l'espandersi gioioso di tutto l'essere nostro.
Stringici forte forte, non ti lasceremo mai:
è il Paradiso (1).

(1) E. MEDI, Un grande tesoro, Torino, Società editrice internazionale, 1972, pp. 115 e 117.
S. Consadori. La Vergine
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