Destinatari della catechesi - DIZIONARIO TERMINI CATECHISTICI

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Destinatari della catechesi

D
All'inizio del suo ministero, Gesù proclama di essere stato mandato ad annunziare ai poveri il lieto messaggio, facendo trasparire, e confermandolo poi con la sua vita, che il Regno di Dio è destinato a tutti gli uomini, a partire da quelli che sono più svantaggiati. Di fatto egli si fa catechista del Regno di Dio verso tutte le categorie di persone, grandi e piccoli, ricchi e poveri, sani e malati, vicini e lontani, giudei e pagani, uomini e donne, giusti e peccatori, popolo e autorità, singoli e gruppo... E disponibile a ogni persona e si interessa di tutti i bisogni di essa: nell'anima e nel corpo, guarendo e perdonando, correggendo e incoraggiando, con la parola e con i fatti. Gesù conclude la sua vita terrena invitando i discepoli a fare lo stesso, a predicare il Vangelo a ogni creatura del mondo, a * tutte le nazioni + (Mt 28,19; Lc 24,47) * fino agli estremi confini della terra + (At 1,8) e per tutti i tempi, * fino alla fine del mondo + (Mt 28,20). E' il compito che la Chiesa realizza da duemila anni, con una immensa varietà di esperienze di annuncio e catechesi, continuamente sollecitata dallo Spirito di Pentecoste ad assolvere il debito della evangelizzazione * verso i Greci come verso i barbari, verso i dotti come verso gli ignoranti + (Rm 1,14). Si configurano così i tratti di una pedagogia della fede, in cui si coniugano strettamente l'apertura universalista della catechesi e la sua esemplare incarnazione nel mondo dei destinatari.

DCG 163-164

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