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UN MESE CON MARIA


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12. Giovanni Damasceno

BIZANTINI

12. Dal Capitolo XII della «Esposizione della Fede Ortodossa» di Giovanni Damasceno (†749)

Professiamo Madre di Dio la santa Vergine veramente e nel senso stretto della parola: come, infatti, è vero Dio colui che da essa è nato, vera Madre di Dio è colei che ha generato il vero Dio incarnato. Diciamo, infatti, che Dio è stato da essa generato non in quanto la divinità del Verbo abbia avuto inizio, quanto all'esistenza, da essa; ma in quanto lo stesso Dio-Verbo, nato dal Padre fuori del tempo e prima dei secoli, senza principio, eterno con il Padre e con lo Spirito, negli ultimi tempi, per la nostra salvezza, abitò nel grembo di essa, s'incarnò da essa senza subire mutamento, e nacque. Perché la Santa Vergine, non ha generato un semplice uomo, ma il Dio vero.

Non solo, ma questi si è incarnato, non facendo discendere il corpo dal cielo e passando da essa come attraverso un canale, ma assumendo da essa un corpo a noi consostanziale, e che sussiste in sé. Se, infatti, il corpo fosse stato preso dal cielo e non fosse stato assunto dalla nostra natura, che bisogno c'era di farsi uomo? Infatti, l'Incarnazione del Dio-Verbo, per questo avvenne: affinché la stessa natura peccatrice, decaduta e corrotta, vincesse il tiranno incannatore, e così fosse liberata dalla corruzione, come dice il divino Apostolo: «Giacché per mezzo dell'uomo venne la morte, per mezzo dell'uomo anche la risurrezione dai morti» (1 Cor 15,21). Se è vera la prima asserzione, lo è anche la seconda.

(AA.VV. Testi mariani del primo millennio
vol II, Città Nuova, Roma 1989, pp. 487-488)

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