PREGHIERE DEI SECOLI A MARIA


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Antonio di Padova

XIII Secolo

Noi ti preghiamo,
o nostra Signora
e nostra speranza!
Tu che sei la stella del mare,
splendi su di noi,
sbattuti dalla tempesta
del mare della vita.
Tu guidaci al porto,
e nell'ora ultima difendici
con il conforto della tua presenza

affinché possiamo evadere
da questo carcere e giungere lieti
alla felicità senza fine.
Questa grazia ci doni
Colui che tu portasti
nel tuo grembo beato
e allattasti al tuo sacro seno:
a Lui onore e gloria
nei secoli eterni.
Amen.



Fernando nasce nel 1195 a Lisbona, da una nobile famiglia discendente dal crociato Goffredo di Buglione. In giovane età entra come novizio prima nel monastero agostiniano di San Vincenzo a Lisbona, poi si trasferisce in quello di Santa Croce a Coimbra, dove dopo aver studiato scienze e teologia, nel 1219 viene ordinato sacerdote. Quando nel 1220 giungono a Coimbra i corpi di cinque frati francescani uccisi in Marocco, Fernando, che ne rimane molto impressionato, chiede ed ottiene di far parte del nuovo ordine, fa subito la professione religiosa e muta il nome in Antonio. Verso la fine del 1220, anche lui parte missionario per il Marocco, ma durante il viaggio è colpito da febbre malarica e costretto a rientrare in patria. Nella Pentecoste dello stesso anno partecipa al Capitolo generale di Assisi, dove può ascoltare Francesco, ma non di conoscerlo personalmente. Traferitosi a Montepaolo, presso Forlì, per circa un anno e mezzo vive in contemplazione e penitenza. Chiamato, quindi alla predicazione, comincia a svolgere il suo ministero in Romagna e poi in tutta l'Italia settentrionale, combattendo l'eresia catara in Italia e albigese in Francia, dove arriverà nel 1225. Due anni dopo, partecipa al Capitolo generale di Assisi dove Giovanni Parenti, nuovo ministro dell'Ordine dopo la morte di Francesco, lo nomina provinciale dell'Italia settentrionale. Antonio fissa la sua residenza a Padova, apre nuove case, visita i conventi, controlla le Clarisse e il Terz'ordine. Nel 1228 papa Gregorio IX, ascoltandolo predicare, lo definisce "arca del Testamento". Nel 1231 si ritira, stanco e provato nell'eremo di Camposampiero, vicino Padova. Il venerdì 13 giugno Antonio muore dopo essere stato trasportato su un carro trainato da buoi nel convento dell'Arcella. Nel 1946 Pio XII lo ha proclamato Dottore della Chiesa. Il pensiero mariano di Antonio è espresso sopratutto nei sermoni scritti tra il 1228 e il 1230. In essi, più che fare "mariologia", Antonio esprime la sua fede e la sua devozione nella persona e nel mistero della Madre del Signore. Maria vi appare come colei che invita, richiama, impegna, opera nella Chiesa con la sua preghiera, con la forza della sua mediazione, con il fascino della sua santità. La dottrina di Antonio su Maria, raccoglie e fa vivere la tradizione ecclesiale, aggiorna e trasmette il
sensus ecclesiae. Insomma per Antonio, Maria non è oggetto di trattazione scientifica, ma il suo mistero la rende perennemente una "persona viva" che incide e deve incidere nel nostro modo di vivere e di credere.


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