PREGHIERE DEI SECOLI A MARIA


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Massimiliano Kolbe

XX Secolo

O Immacolata,
Regina del cielo e della terra,
io so di non essere degno
di avvicinarmi a te,
di cadere in ginocchio davanti a Te
con la faccia a terra;
ma poiché ti amo tanto,
oso supplicarti di essere tanto buona
da volermi dire chi sei Tu.
Desidero, infatti,
conoscerti sempre di più,
sconfinatamente di più,
e amarti in modo
sempre più ardente,
con un ardore
senza la minima barriera.
Inoltre desidero rivelare ad altre anime
chi sei Tu,
affinché un numero

sempre crescente
Ti conosca
sempre più perfettamente
e ti ami
sempre più ardentemente,
cosicché tu divenga
la Regina dei cuori
che battono sulla terra
e batteranno in qualsiasi tempo,
e ciò quanto prima,
al più presto possibile.
Quando, o Signora,
dominerai sovrana in tutti i cuori
e in ciascuno singolarmente?
Quando tuttigli abitanti della terra
riconosceranno Te quale Madre,
il Padre celeste quale Padre
e in tal modo, finalmente,
si sentiranno tutti fratelli?


Massimiliano Maria Kolbe nacque a Zdunska-Wola in Polonia, l'8 gennaio 1894. Nel 1907 entra nel seminario dei Frati Minori Conventuali di Leopoli, dove nel settembre del 1910 incomincia il noviziato e il 5 settembre 1911 emette la professione semplice. Trasferitosi a Roma, dove rimase dal 192 al 1919, per continuare gli studi e consolidare la sua formazione religiosa, il 1° novembre 1914 emette la professione solenne, consegue nel 1915 la laurea in filosofia, e nel 1919 quella in teologia. Ordinato sacerdote il 28 aprile 1918 celebrava la Prima Messa nella Chiesa di S. Andrea delle Fratte, all'altare che ricorda l'Apparizione della Vergine Immacolata ad Alfonso Ratisbonne. Nel 1919 P. Massimiliano è di nuovo in Polonia dove, si dedica al ministero sacerdotale e alla organizzazione della Milizia dell’Immacolata, che nel 1922 verrà canonicamente approvata a Roma come “Pia unione” ed alla quale aderiranno nel tempo sempre più numerosi sacerdoti, religiosi e fedeli di molte nazioni. P. Kolbe ottiene di poter organizzare nel convento di Grodno un centro editoriale autonomo che gli consente di pubblicare con più proficua redazione e diffusione la rivista ufficiale della Milizia "Il Cavaliere dell’Immacolata”, allo scopo di portare l'Immacolata nelle case, affinché le anime avvicinandosi a Maria ricevano la grazia della conversione e della santità. Nel 1927 P. Kolbe dà inizio vicino a Varsavia alla costruzione della "Città dell'Immacolata" "NIEPOKALANÓW", da dove il suo sguardo spazia sul mondo spinto dall'amore verso Cristo e Maria. Nel 1930 P. Kolbe parte per l'Estremo Oriente ed approda a Nagasaki, dove, dopo appena un mese pubblica in lingua giapponese " Il Cavaliere dell'Immacolata " ed avvia sulle pendici del monte Hicosan il " Mugenzai no Sono " cioè il “Giardino dell'Immacolata”. Nel 1936 P. Kolbe ritornò in Polonia per riprendere la guida di Niepokalanów, che negli anni 1936-39 raggiunse il massimo sviluppo della sua attività vocazionale ed editoriale. Nel settembre del 1939, con l’invasione della Polonia da parte dei nazisti, inizia la tragica storia di sangue e di morte, in cui il santo sarà personalmente coinvolto. Arrestato il 17 febbraio 1941, fu prima rinchiuso nel carcere di Pawiak e poi, il 28 maggio, trasferito ad Oswiipcim, un campo di concentramento, dove cercò di dare sollievo ai prigionieri. Il 14 agosto 1941, P. Kolbe venne ucciso con una iniezione di acido fenico, dopo aver chiesto di morire al posto di un altro prigioniero. Il Santo Padre Paolo VI lo ha proclamato Beato il 17 ottobre 1971, mentre il 10 ottobre 1982 il Santo Padre Giovanni Paolo II, lo proclamava Santo e Martire.P. Kolbe ebbe un’acuta penetrazione e una profonda contemplazione del mistero di Cristo, accanto al quale amò contemplare la presenza di Maria Immacolata, come Colei che sta al vertice della partecipazione e della collaborazione rispetto alla Incarnazione Redentrice e all'azione santificante dello Spirito. Per questo motivo, fu animato del desiderio di operare all’edificazione e difesa del Regno di Dio, sotto il patrocinio di Maria Immacolata e di esortare e impegnare tutti nel filiale servizio della Madre di Dio, per rinnovare ogni cosa in Cristo attraverso di Lei. Questa presenza della Vergine animerà sempre la sua santa vita e le sue opere apostoliche, fino al martirio di carità.


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