05 MAGGIO - MAGGIO CON NEWMAN

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05 MAGGIO

05-11 MAGGIO
 

CASA D'ORO

Perché Maria è chiamata Casa d'oro? L'oro è il più prezioso di tutti i metalli. L'argento, il rame, l'acciaio possono essere lavorati e trasformati in meravigliosi oggetti di arte, ma nessuno di essi è ricco e splendido come l'oro. Noi abbiamo poche occasioni di vederlo in gran quantità; ma chi l'ha visto sa quanto è magnifico il suo splendore. Ecco perché nella Scrittura il Paradiso è chiamato, con espressione simbolica, «Città di oro». «La città», dice san Giovanni, «era di oro puro simile a puro cristallo» (Ap 21,18). Con tale immagine, egli vuole darei un'idea delle meravigliose bellezze del cielo, paragonandolo alla più bella delle sostanze terrene. Perciò Maria è detta Casa d'oro; perché la sua grazia, le sue virtù, la sua innocenza, la sua purezza, sono di uno splendore cosi trascendente e di una perfezione talmente luminosa, sono tanto preziose e cosi sublimi, che perfino gli angeli, per cosi dire, ne sono abbagliati.
Ma riflettiamo ancora: Maria è una Casa d'oro, o, io direi piuttosto, un Palazzo d'oro. Immaginiamo di vedere un intero palazzo o una grande chiesa, tutta d'oro, dalle fondamenta fino al tetto; tale è Maria per il numero, la varietà, l'estensione delle sue grandezze spirituali. Ma perché è detta casa o palazzo? E palazzo di chi? Ella è il palazzo, la casa del gran Re, di Dio stesso. Il Figlio di Dio, uguale al Padre, una volta abitò in lei. Fu suo ospite; anzi più che ospite perché questi viene dal di fuori nella casa e poi la lascia. Ma Nostro Signore nacque in questa santa casa. Egli prese la carne e il sangue da lei, dalla carne, dalle vene di Maria. Giustamente quindi Maria fu nobilitata tanto da essere oro puro, perché con questo oro doveva formare il corpo del Figlio di Dio. Fu oro nella sua concezione, fu oro nella sua nascita. Attraverso il fuoco delle sofferenze divenne come oro nella fornace, e quando sali al cielo fu, secondo le parole dell'inno, «innalzata al di sopra degli angeli in una gloria ineffabile, e si assise vicino al Re, vestita di oro».

 
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