Il catechista acquista la conoscenza dell'uomo e della realtà in cui vive anche per mezzo delle scienze umane, che nel nostro tempo hanno raggiunto un grado straordinario di sviluppo. Nella cura pastorale si conoscano sufficientemente e si faccia buon uso non soltanto dei principi della teologia, ma anche delle scoperte delle scienze profane, in primo luogo della psicologia e della sociologia, cosicché anche i fedeli siano condotti a una più pura e più matura vita di fede. È necessario che il catechista entri in contatto almeno con alcuni elementi fondamentali di psicologia: i dinamismi psicologici che muovono l'uomo; la struttura della personalità; i bisogni e le aspirazioni più profonde del cuore umano; la psicologia evolutiva e le tappe del ciclo vitale umano la psicologia religiosa e le esperienze che aprono l'uomo al mistero del sacro. Le scienze sociali procurano la conoscenza del contesto socio-culturale in cui l'uomo vive e da cui è fortemente influenzato. Perciò è necessario che nella formazione del catechista si faccia una diagnosi delle condizioni sociologiche, culturali ed economiche, in quanto processi collettivi che possono avere profonde ripercussioni sulla diffusione del Vangelo. Insieme con queste scienze esplicitamente raccomandate dal Concilio Vaticano II, altre devono essere presenti, in un modo o in un altro, nella formazione dei catechisti, particolarmente le scienze dell'educazione e della comunicazione.
DCG 242
Scienze umane nella formazione dei catechisti
Scienze umane nella formazione dei catechisti
Vi sono dei criteri da tener presenti che possono ispirare l'uso delle scienze umane nella formazione dei catechisti. Essi sono:
a) Il rispetto dell'autonomia delle scienze: la Chiesa afferma la legittima autonomia della cultura e specialmente delle scienze.
b) Il discernimento evangelico delle differenti tendenze o scuole psicologiche, sociologiche e pedagogiche: i loro valori e i loro limiti.
c) Lo studio delle scienze umane, nella formazione del catechista, non è un fine a se stesso. La presa di coscienza della situazione esistenziale, psicologica, culturale e sociale dell'uomo si fa guardando alla fede nella quale lo si deve educare.
d) La teologia e le scienze umane, nella formazione dei catechisti, devono fecondarsi reciprocamente. Di conseguenza, bisogna evitare che queste scienze si convertano nell'unica norma per la pedagogia della fede, prescindendo dai criteri teologici che derivano dalla stessa pedagogia divina. Sono discipline fondamentali e necessarie, ma pur sempre al servizio di una azione evangelizzatrice che non è soltanto umana.