06 MAGGIO - MAGGIO CON NEWMAN

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06 MAGGIO

05-11 MAGGIO
 

MADRE AMABILE

Maria è la Madre amabile perché fu senza peccato. Il peccato è qualcosa di odioso nella sua essenza; la grazia invece è qualcosa di luminoso, di bello, di attraente. Tuttavia dobbiamo osservare che l'assenza del peccato non era sufficiente per farla amare dagli uomini, o per renderla cara ad essi; e ciò per due ragioni: primo, perché non possiamo amare chi non è uguale a noi, e noi siamo peccatori; secondo, perché il suo essere santo non la rendeva necessariamente piacevole e avvincente; infatti le persone sante che incontriamo, non sono sempre gradite, e noi non sempre possiamo amarle, sebbene possiamo rispettarle ed ammirarle.
Ora, riguardo alla prima questione, possiamo concedere che i cattivi non amano, non possono amare i buoni; ma la Beata Vergine è amabile per i figli della Chiesa, e non per quelli che sono fuori, i quali non sanno nulla di lei; ed ogni figlio della santa Chiesa ha almeno qualche traccia della grazia nell'anima che lo fa in qualche maniera simile a lei (sebbene ne rimanga molto distante), ed è quindi capace di amarla. Cade cosi la prima difficoltà.
Rimane la seconda: come siamo noi sicuri che Maria, quando era in terra, attraeva la gente che le era intorno, e si faceva amare per la sua santità, considerando che i santi non sempre hanno il dono di attirare a sé gli altri? Per risolvere questo punto, dobbiamo ricordare che c'è una grande differenza tra lo stato di un'anima come quello della Beata Vergine, che non ha mai peccato, e di un'anima, per quanto santa, che è stata, anche una sola volta, sotto il peccato di Adamo; perché anche dopo il battesimo e il pentimento, essa soffre necessariamente per le ferite del peccato. I santi in realtà non commettono mai il peccato mortale; anzi alcuni di loro non l'hanno commesso mai in tutto il corso della vita. Ma la santità di Maria fu molto più alta. Lei non fece mai neanche un peccato veniale, e non sappiamo se questo privilegio toccò a qualche altro santo al di fuori di Maria.
Ora, ogni mancanza di amabilità, di dolcezza, di attrattiva che esiste nei santi, sorge dalle conseguenze del peccato che sono in loro, o anche dalla mancanza di una santità talmente potente da superare i difetti della natura; ma la santità di Maria fu tanto grande, che se noi l'avessimo vista, o sentita, non saremmo stati capaci di dire altro, a chi ce l'avesse chiesto, che la sua persona era angelica o celeste. Certamente il suo volto era bellissimo; ma noi non saremmo stati capaci di ricordare se era bello o no; non avremmo ricordato nessuno dei suoi lineamenti, perché era la sua anima innocente che brillava nei suoi occhi, si esprimeva nella sua bocca, si rivelava nella sua voce, e l'avvolgeva tutta; quando era ferma o quando camminava, se sorrideva o era triste, soltanto la sua anima avrebbe attratto a lei tutti coloro che avevano un po' di grazia di Dio in loro, e un po' di amore per le cose sante. C'era una musica divina in tutto quello che lei diceva e faceva, nel suo aspetto, nei suoi gesti, nel suo comportamento, che incantava ogni cuore sincero che le si avvicinava. La sua innocenza, la sua umiltà e modestia, la sua semplicità e lealtà, il suo altruismo, il suo interessamento spontaneo per ognuno che veniva a lei, la sua purezza, furono queste qualità che la fecero cosi amabile. E se noi la vedessimo ora, non penseremmo certamente a quello che ella potrebbe far per noi con il suo Divin Figlio (sebbene possa far tanto), ma il nostro primo pensiero sarebbe «Com’è bella!»; e il secondo: «Come siamo piccoli davanti a lei».

 
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