07 MAGGIO - MAGGIO CON NEWMAN

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07 MAGGIO

05-11 MAGGIO
 

ROSA MISTICA

Maria è la Rosa Mistica; è il fiore scelto, delicato, perfetto della creazione spirituale di Dio Fu piantato, nutrito, difeso nel mistico giardino del Paradiso.
La Scrittura si serve dell'immagine del giardino quando vuole parlare del cielo e dei suoi abitatori. Il giardino è un luogo scelto per la coltivazione di piante e di fiori, grazioso e vario, riservato a cose che sono dolci al gusto, fragranti, belle a vedersi ed utili per il nutrimento; e in conseguenza, in senso spirituale, significa la casa degli spiriti beati e delle anime sante, lì insieme riunite, ricche di fiori e di frutti che essi hanno prodotto per la cura amorosa di Dio; fiori e frutti di grazia, fiori più belli e profumati di quelli di qualunque giardino, frutti più deliziosi e squisiti di tutti quelli prodotti da qualunque giardiniere della terra.
Tutto ciò che Dio ha fatto parla del Creatore: le montagne parlano della sua eternità, il sole della sua immensità, i venti della sua potenza. In simile maniera i fiori e i frutti parlano della sua santità, del suo amore, della sua provvidenza; e quanto più sono rigogliosi, tanto maggiormente rivelano la bontà del luogo da cui provengono. Si vuoi dire che, dal momento che i fiori e i frutti si trovano nei giardini, anche il giardino ha la sua magnificenza che parla di Dio. È una cosa eccezionale trovar fiori belli tra le rocce delle montagne, o ricchi frutti in un deserto di sabbia.
Come con i fiori e i frutti sono indicati, in un senso mistico, i doni e le grazie dello Spirito Santo, così con il giardino viene indicato misticamente un luogo di spirituale riposo, di calma, di pace e di gioia. Similmente i nostri progenitori furono posti in «un paradiso di delizie», ombreggiato da piante, con l'albero della vita nel mezzo, e con un fiume che irrigava il terreno. E Nostro Signore, parlando dalla croce al buon ladrone, chiama «paradiso», o giardino di piacere, il luogo beato, il cielo dove l'avrebbe portato con sé.
Perciò san Giovanni, nell'Apocalisse, parla del cielo, del palazzo di Dio come di un giardino o paradiso, nel quale era l'Albera della Vita che produceva ogni mese i suoi frutti. Tale fu il giardino nel quale la Mistica Rosa, la Vergine Immacolata, venne custodita e formata a diventare la Madre di Dio, dalla nascita fino al matrimonio con san Giuseppe. Per tre anni rimase nella casa di sua madre, Sant'Anna, e poi visse per altri dieci nel tempio di Dio. In quei santi giardini, Maria visse nell'intimità con Dio, allietata continuamente dalla sua grazia, e crebbe come un fiore del cielo, fino a quando, all'annunzio dell'angelo, la virtù dell'Altissimo la ricoprì e lo Spirito Santo discese in lei.
Questo fu il destino dell'Immacolata Concezione. Al di fuori di lei, anche la rosa più bella nel paradiso spirituale di Dio è bruciata in qualche modo dal gelo, e sbattuta dal vento. La Vergine invece fu, fin dall'inizio, perfetta nella bellezza e nella dolcezza, e quando l'angelo venne a lei, la trovò piena di grazia, grazia che aveva ricevuta da Dio, ma che ella aveva accresciuta in ogni istante della sua vita.

 
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