15 MAGGIO - MAGGIO CON NEWMAN

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15 MAGGIO

12-18 MAGGIO
 

MADRE DI CRISTO

La Madonna è la Madre di Cristo.
Qual è la lorza di tale titolo? È quella di mettere dinanzi alla nostra mente che lei fu preannunziata fin dal principio dell'umanità e fu unita alle speranze e alle preghiere di tutti gli uomini santi di tutti i veri adoratori di Dio, di tutti colorì che in ogni età «aspettavano la redezione di Israele», prima che questa si compisse.
Nostro Signore fu chiamato il Cristo o il Messia dai profeti e dal popolo ebreo. Le due parole vogliono dire la stessa cosa: significano «Unto». Nei tempi antichi c'erano tre grandi ministeri per mezzo dei quali Dio parlava al popolo eletto, agli Israeliti; e cioè l'ufficio dei sacerdoti, dei re e dei profeti. Quelli che erano scelti da Dio per l'uno o per l'altro di questi uffici, venivano unti solennemente con l'olio. L`olio significava la grazia di Dio comunicata ad essi affinché adempissero degnamente i loro alti doveri. Ma Nostro Signore fu insieme sacerdote, profeta e re. Sacerdote perché offrì se stesso in sacrificio per i nostri peccati; profeta perché ci rivelò la legge santa di Dio; re perché ha diritto di comandare tutti gli uomini. Perciò egli è l'unico vero Cristo. Fu nell'attesa di questo grande Messia che Israele alimentò la speranza nel corso dei secoli. Egli sarebbe venuto per restaurare le cose.
E accanto alla grande questione che occupava la mente degli uomini, di conoscere quando sarebbe venuto, c'era anche un altro interrogativo: chi sarebbe stata la sua madre? Era stato annunziato fin dal principio che il Messia non sarebbe venuto direttamente dal cielo, ma sarebbe nato da una donna. Dopo la caduta di Adamo infatti, Dio aveva detto che un discendente della donna avrebbe schiacciato la testa del serpente. Quale allora sarebbe stata quella donna additata con tanta forza alla decaduta stirpe di Adamo?
Dopo molti secoli fu rivelato agli ebrei che il grande Messia, o il Cristo, il figlio della donna, sarebbe nato dalla loro razza, e più precisamente da una delle dodici tribù nelle quali era stato diviso il popolo. Da quel tempo ogni donna di quella tribù sperò di avere il grande privilegio di divenire la Madre del Messia; poiché giustamente si pensava che, se Egli era grande, anche la madre sarebbe stata grande, santa e benedetta. Anche per questa ragione gli ebrei stimavano altamente lo stato matrimoniale; non conoscendo il mistero della concezione miracolosa del Cristo, ritenevano che il matrimonio sarebbe stato la via necessaria della sua venuta.
Se Maria fosse stata come le altre donne, avrebbe anelato al matrimonio, in quanto le apriva la prospettiva di essere la Madre del gran Re. Ma lei era troppo umile e pura per avere simili pensieri. Fu ispirata a scegliere la strada migliore di servire Dio, una strada che era sconosciuta a tutti gli altri: lo stato della verginità. Lei preferì essere la sposa anziché la Madre dei Messia.
Perciò, quando l'angelo Gabriele le annunziò il suo alto destino, rimase turbata finché non fu rassicurata che non sarebbe stata obbligata a revocare il proposito di una vita verginale e totalmente consacrata a Dio. Quindi Maria divenne Madre di Cristo non in quella maniera che le donne d'Israele avevano aspettato e sperato nel corso dei secoli; ma declinando la grazia di una simile maternità, lei l'ottenne in forza di un privilegio più alto.
Questo è il vero significato delle parole che santa Elisabetta pronunziò quando Maria venne a visitarla, e noi ripetiamo nell'Ave Maria: «Benedetta tu fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno» (Lc 1,42). Perciò lodiamo Dio, per la cui potenza Maria fu insieme Vergine e Madre.

 
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