Eusebio di Cesarea - DIZIONARIO DI PATRISTICA

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Eusebio di Cesarea

E
VITA
Nacque verso il 263 a Cesarea di Palestina. Educato da Panfilo, con il cui nome preferiva essere chiamato, fuggì a Tiro durante la persecuzione di Diocleziano e da questa città nel deserto della Tebaide dove fu catturato e imprigionato. Nel 313 fu nominato vescovo di Cesarea. Favorevole ad un compromesso nel conflitto provocato dall'eresia di Ario, scrisse diverse lettere in favore dell'ortodossia di quest'ultimo e influì nel sinodo di Cesarea che dichiarò la confessione di Ario conforme alla fede. Per il suo rifiuto di una formula diretta contro l'arianesimo, Eusebio venne scomunicato da un sinodo tenutosi ad Antiochia (325). Nel Concilio di Nicea (325) cercò di condurre una politica riconciliatrice che proponeva il riconoscimento della divinità di Cristo in termini biblici e il rifiuto della dottrina omousiana di Atanasio. Sebbene abbia firmato il simbolo conciliare, lo fece più per accondiscendere al desiderio imperiale che per sua propria convinzione. Poco dopo si alleò con Eusebio di Nicomedia e intervenne nei sinodi di Antiochia (330) e di Tiro (335) i quali, rispettivamente, deposero Eustachio e scomunicarono Atanasio. Intimo amico dell'imperatore, probabilmente riuscì ad influenzarlo perché dettasse le misure contro i vescovi ortodossi. Morì verso il 339 o 340.

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