Innocenzo I - DIZIONARIO DI PATRISTICA

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Innocenzo I

I
VITA
Papa (401‑417). Le sue capacità nel proclamare il primato romano in un'epoca di notevole difficoltà- nel 410 Roma venne saccheggiata da Alarico e i suoi Vandali- gli hanno fatto guadagnare la qualifica- inesatta, ma rivelatrice- di «  primo papa  ». È certamente indiscutibile, come ha sottolineato B. Studer, che fu il primo a fornire una formulazione precisa sul primato della sede romana. Innocenzo da quel momento richiese la conformità di tutte le Chiese occidentali con la « consuetudo » romana e stabilì che le cause di maggior importanza venissero riferite a Roma in ultima istanza (Ep., II, 5‑6). Inoltre, per evitare il controllo orientale sull'Illiria, fondò il vicariato apostolico di Tessalonica. Guidato da questo principio di intervento, prendendo occasione di una lettera per appoggiare la condanna di Pelagio, insestette presso i vescovi africani- con disappunto di questi ultimi- nell'affermare il primato, in materia dottrinale, della Chiesa romana. Allo stesso tempo ruppe la comunione con Alessandria e Antiochia, quando queste diocesi non accettarono il suo punto di vista sulla destituzione di Giovanni Crisostomo.

OPERE
Ci sono giunte trentasei lettere.

TEOLOGIA
Come si è detto, Innocenzo fu uno strenuo difensore del primato romano. Per lui tale tesi si appoggiava sulla tradizione per la quale il vescovo romano era un successore di Pietro, il principe degli apostoli. Inoltre, per sostenere le sue tesi fece ricorso alla legislazione di Nicea così come era interpretata a Roma. Wermenlinger ha sostenuto una possibile influenza, sul pensiero di Innocenzo, dell'idea della « Roma aeterna ».

Vedi
Giovanni Crisostomo
Pelagio
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