E' una passione che si radica direttamente nell’appetito irascibile (cfr. II-II, q. 127, a. 1) e consiste essenzialmente in un moto impulsivo e ardimentoso nell’affrontare mali terribili oppure nel perseguire beni assai difficili a raggiungersi. L’audacia è il contrario del timore, perché ha lo stesso oggetto, ma si trova al lato opposto (I-II, q. 45. a. 1). Essa deriva sempre dalla speranza di conseguire qualche bene, magari evitando un male (III, q. 45. a. 1). L’audacia diventa un vizio quando non è regolata dalla ragione, per mancanza o eccesso di moderazione; ciò accade per la mancanza del debito timore (II-II. q. 127, aa. 1 e 2).