E' quel genere di vita che deve condurre il cristiano, cioè colui che crede in Gesù Cristo e lo assume come modello della propria condotta; è la vita di colui che assume come regola di vita non più la Legge Antica, bensì la Legge Nuova, che è appunto la legge di Cristo.
Quale debba essere la vita del cristiano S. Tommaso lo esplicita nella Terza Parte della Summa, dove esponendo i grandi misteri delta vita di Cristo ne trae di volta in volta preziosi insegnamenti per la condotta di coloro che intendono essere suoi fedeli discepoli. Ma le basi dottrinali le pone soprattutto nella Prima Secundae, là dove tratta della Legge Nuova.
La Legge Nuova, spiega S. Tommaso, abbraccia due elementi, uno esterno che è costituito dai "documenti della fede" (enuntiabilia fidei) e dai precetti che ordinano gli affetti e gli atti umani: questo è elemento secondario, perché "in quanto legge scritta la Legge Nuova non giustifica" (I-II, q. 106, a. 2). Il secondo elemento è quello interno che è costituito essenzialmente dalla grazia di Dio, e questo è l’elemento principale. "Ogni cosa, scrive l’Angelico, si definisce per ciò che in essa c’è di principale. Ora, la cosa che nel Nuovo Testamento è principale, e che ne costituisce la virtù, è la grazia dello Spirito Santo, derivante dalla fede in Cristo. E questo lo dice bene l’Apostolo quando scrive ai Romani: “Dov’è il tuo vanto? E' rimasto escluso. Da quale legge? Dalla legge delle opere? No, ma dalla Legge della fede” (Dm 3, 27). E chiama legge della fede la grazia. E più esplicitamente altrove dice: “La legge dello spirito di vita in Cristo Gesù mi liberò dalla legge del peccato e della morte” (Rm 8, 2) (I-II, q. 106, a. 1); perciò, "elemento principalissimo del nostro agire morale è la grazia dello Spirito Santo che si dà per la fede" (ideo principaliter lex nova est ipsa gratia Spiritus Sancti, quae datur Christi fidelibus) (ibid.).
Il concetto della radice interiore della Legge Nuova, attraverso la grazia dello Spirito Santo, ritorna con insistenza nelle questioni 106-108 della Prima Secundae. Ecco qualche citazione: "La Legge Nuova abbraccia due cose: una, la principale, e la grazia dello Spirito Santo comunicata interiormente" (q. 106, a. 2): "La Legge Nuova consiste principalmente nella grazia dello Spirito Santo" (q. 106, a. 3, ad 1); "La Legge Nuova, che consiste principalmente nella medesima grazia infusa, si chiama legge dell’amore. Anche se la legge antica dava precetti sulla carità, tuttavia con essa non veniva dato lo Spirito Santo per il quale la grazia è infusa nei nostri cuori" (q. 107, a. 1. ad 2). La Legge Nuova infusa nei nostri cuori è la legge dei tempi nuovi visti dal profeta Geremia: "La Legge Nuova è La legge del Nuovo Testamento: ed è infusa nel cuore, come dice l’Apostolo che cita la seguente testimonianza di Geremia: “Ecco che verranno giorni, dice il Signore, e io stringerò con la casa di Israele e con la casa di Giuda una nuova alleanza". E poi, spiegando quale sarà questa alleanza dice: “Questa è !‘alleanza che stringerò con la casa di Israele dopo quei giorni: metterò la legge nella loro mente, e la scriverò nel loro cuore”. Quindi la Nuova Legge è una legge infusa" (q. 106, A. 1).
Per S. Tommaso la grazia dello Spirito Santo diventa in noi una nuova natura, un abito interiore infuso, un impulso interiore della grazia, che in piena con naturalità ci spinge a operare in piena conformità col nostro modello Gesù Cristo, che è la fonte stessa della grazia: poiché lui è la vite e noi i tralci. "Essendo la grazia dello Spirito Santo un abito interiore infuso che ci spinge a ben operare, ci fa eseguire liberamente tutto quanto conviene alla grazia ed evitare tutto quanto le è contrario. Di conseguenza, la Legge Nuova si chiama Legge di libertà in doppio senso: primo perché non ci spinge se non a fare o a evitare ciò che è necessario o contrario alla salvezza; in secondo luogo in quanto fa si che compiamo liberamente tali precetti o proibizioni, dato che il compiamo per un impulso interiore della grazia. E per questi due motivi la Nuova Legge si chiama legge di perfetta libertà, secondo l’espressione dell’apostolo Giacomo" (I-II, q. 108. a. I, ad 2).
Concludendo, per l’Angelico la nuova legge o legge evangelica, che sta alla base della vita cristiana, è legge della grazia, legge della fede, legge dell’amore, legge della piena libertà, legge dello Spirito Santo che ci è stato dato e per il quale l’amore è infuso nei nostri cuori; legge dello Spirito di vita in Cristo Gesù. Attorno a questo elemento fondamentale, infuso, troviamo anche l’elemento secondario dei documenti della fede e dei precetti. Esiste pertanto un abisso tra la concezione che ha il Dottore Angelico della vita cristiana e la concezione di molti moralisti e teologi che pretendono di rifarsi al suo insegnamento.
Mentre costoro troppo spesso vincolano la vita cristiana alle leggi e ai precetti come se si trattasse dell’elemento principale e fondamentale, S. Tommaso assegna alla legge e ai precetti un ruolo secondario, ponendo sempre al primo posto l’elemento teologale della grazia, del dono dello Spirito. infuso nel cuore del credente.