DEL DOLOR REGINA - DE FIORES

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DEL DOLOR REGINA

Mia Signora e Madre mia

Il dolore è un'esperienza ineliminabile della vita umana. Per i cristiani è spontaneo in momenti critici e di particolare sofferenza rivolgersi a Maria, che ha sofferto tanto nella sua esistenza, soprattutto ai piedi della croce. Se lo «Stabat Mater» implora una partecipazione ai dolori di Cristo e di Maria, la preghiera posta dal poeta tedesco Wolfgang Goethe (†1832} sulle labbra di Margherita, invoca una presenza confortatrice della Vergine nel tremendo soffrire umano. Dal nostro dolore volgiamoci alla Madonna, contempliamo e imploriamo:


Oh inchina, del dolore regina,
benigno il viso tuo sul mio soffrire!
La spada dentro il cuore,
trafitta dal dolore,
in croce guardi il tuo Figlio morire!
Al Padre alzando gli occhi,
in sospiri trabocchi per te e per Lui,
ché il vostro è un sol soffrire!
Chi sente, come rode nelle mie ossa il dolore?
Chi, l'ansia del mio cuore? Chi, la brama e il tremore?
Lo sai, lo sai tu sola!
Dovunque io vado fuore dolor, dolor, dolore,
entro il mio petto sento!
Sola appena rimango, io piango, piango piango!
E il cor spezza il tormento!
Aiuto! Aiuto! Salvami dall'onta e dal morire!
Oh inchina, del dolor regina,
benigno il viso sul mio soffrire! (6)

(6) W. GOETHE, Il Faust, Versione e commento di G. Manacorda, Mondadori, 1946, pp. 126-127.
La pietà . Secolo XVI • Warbayen iiber Kleve
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