Se Maria fosse un semplice personaggio del tempo passato, potremmo ricordarla come modello ispiratore di vita evangelica, ma non ci sarebbe consennito di pregarla. Pregare è dialogare con una persona vivente, in grado di ascoltare e di intervenire nella nostra esistenza. Tale fede in Maria, persona viva e presente nel popolo di Dio, è espressa da questa mirabile preghiera di S. Germano di Costantinopoli (t ca. 733 ):
Tu vegli su ciascuno di noi,
o Madre di Dio.
I nostri occhi, è vero,
non ti possono vedere, o Tuttasanta,
ma tu sei ugualmente presente
in mezzo a noi,
manifestandoti in diverse maniere
a coloro che tu giudichi degni ...
Veramente, lo ripeto nell'esultanza dell'animo,
sebbene tu abbia abbandonato la terra,
non ti sei però allontanata
da questo mondo che si spegne,
anzi ci somministri la vita immortale,
ti avvicini a quanti ti invocano,
ti fai conoscere a chi fedelmente ti cerca (5).
Preghiamo la Vergine perché ci faccia sperimentare sua presenza, dolcissimo dono di Dio per noi pellegrini su questa terra.
(5) S. GERMANO DI CoSTANTINOPOLI, Nella dormizione della SS. Madre di Dio, PG 98, 344-346.