O IMMACOLATA - DE FIORES

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O IMMACOLATA

Ottienimi un cuore semplice

Tutti conoscono l'eroica figura di Massimiliano Kolbe, morto martire della carità in un campo di concentramento in sostituzione di un padre di famiglia, il 14 agosto 1941. «La sua vita e la sua morte - ha affermato Giovanni Paolo II, allora cardinale di Cracovia - testimoniano la forza dell'amore che vince l'odio, e le possibilità dello spirito umano che sgorgano dallo spirito di Gesù Cristo per l'intercessione di sua Madre» (Messaggio del 5-10-1972). «Il Padre Kolbe - aggiunge ancora Papa Woityla -
ha scoperto il mistero dell'Immacolata e lo ha scoperto non solo come la piu grande bellezza dell'universo creato, ma soprattutto come una forza, un'energia potentissima che egli voleva comunicare anche agli altri». (Roma, «Casa Kolbe», 15 ottobre 1977).
In questa preghiera rivolta all'Immacolata si sente vibrare tutta l'anima di padre Kolbe, innamorato di Maria e apostolo di Cristo nel mondo del nostro tempo:

O Immacolata, Regina del cielo e della terra,
io so di non essere degno di avvicinarmi a Te,
di cadere in ginocchio dinanzi a Te con la faccia a terra,
ma poiché ti amo tanto, oso supplicarti di essere tanto buona
da volermi dire chi sei Tu.
Desidero, infatti, conoscerti sempre di più, sconfinatamente di più,
e amarti ln modo sempre piu ardente,
con un ardore senza la minima barriera.
Inoltre, desidero rivelare anche ad altre anime chi sei Tu,
affinché un numero sempre crescente di anime
Ti conosca sempre piu perfettamente e ti ami sempre piu ardentemente,
cosicché tu divenga la Regina di tutti i cuori che battono sulla terra
e batteranno in qualsiasi tempo, e ciò quanto prima, al piu presto possibile.
Alcuni non conoscono affatto il tuo nome, neppure al giorno d'oggi;
altri, immersi nel fango dell'immoralità,
non ardiscono sollevare lo sguardo verso di te;
altri ancora credono di non aver bisogno di te
per raggiungere lo scopo della loro vita;
ma vi sono pure taluni ai quali satana,
- il quale non volle riconoscetti per sua Regina
e, perciò, da angelo si tramutò in demonio -
non permette di piegare le ginocchia davanti a Te.
Molti sono quelli che ti amano, che ti vogliono bene,
ma quanto pochi sono quelli che per amore verso di Te
sono disposti a tutto, alle fatiche, alle sofferenze
e perfino al sacrificio della vita.
Quando, o Signora, dominerai sovrana in tutti i cuori
e in ciascuno singolarmente?
Quando tutti gli abitanti della terra riconosceranno Te quale Madre,
il Padre celeste quale Padre e in tal modo,
finalmente, si sentiranno tutti fratelli? (6).

(6) Gli scritti di Massimiliano Kolbe, Firenze, Città di vita, 1978, vol. III, p. 718, n. 1307.
F. Mina. L'Immacolata
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