PREGHIERE DEI SECOLI A MARIA


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Grignon da Montfort

XVIII Secolo

Ave Maria,
Figlia prediletta
dell'eterno Padre!
Ave Maria,
Madre mirabile del Figlio!
Ave Maria,
Sposa fedelissima
dello Spirito Santo!
Ave Maria,
mia cara madre,
mia amabile signora
e potente regina!
Ave mia gioia, mia gloria,
mio cuore e mia anima!
Tu sei tutta mia
per misericordia
e io sono tutto tuo per giustizia.

E non lo sono ancora abbastanza.
Perciò, ancora una volta
mi dono interamente a te
in qualità di eterno servo,
senza nulla riservare
per me o per altri.
Se vedi in me
qualcosa che non ti appartiene,
ti supplico di prenderla subito
e di farti padrona assoluta
di quanto sono.
Distruggi, sradica e fa' scomparire
in me quanto dispiace a Dio,
e pianta, sviluppa e metti in opera
quanto piace a te.


Luigi Maria Grignon di Montfort, nato in Francia da una distinta famiglia bretone, vive appena 43 anni. Divenuto nel 1700 sacerdote, vorrebbe andare missionario in Canada, ma viene dai superiori mandato a Poitiers. Anche dietro consiglio di Papa Clemente XI, dedica alla predicazione in Francia, scossa dalla pericolosa e aspra battaglia dottrinale ingaggiata dai giansenisti contro Roma. Luigi inizia, così, a predicare nelle città e nelle campagne; affrontando, quando è necessario, anche i dotti giansenisti con discorsi ugualmente dotti. Nel 1712 Grignion fonda la Compagnia di Maria. Questi religiosi, chiamati poi abitualmente Monfortani, estenderanno via via la loro attività in Europa, America e Africa. Nel 1947, Pio XII lo proclamerà santo.La grande forza di Grignon è la capacità di saper tradurre la dottrina in linguaggio quotidiano e familiare, nell'accostarla alla sensibilità popolare che rimane oltremodo colpita anche dalla forza e dalla coerenza del suo esempio, quando lo vede intento a pulire e medicare fraternamente i malati. Le opere, quindi, accompagnano la sua parola, e questa diffonde una serena religiosità della fiducia, spingendo a confidare in Gesù come amico e fratello, prima di temerlo come giudice. A Gesù, Luigi associa con grande passione e convinzione Maria, ma si stacca con chiarezza e decisione da una certa vana devozione mariana allora diffusa, soggetta talora a eccessi inaccettabili, alimentata da scritti cosiddetti mariani ma di fatto ricolmi di poca dottrina. Per lui, la Madre di Gesù ammaestra i cristiani di ogni tempo, con le poche parole che ha detto ai servi durante la festa nuziale di Cana: "Fate quello che vi dirà". Questo insegnano di fatto i suoi scritti e la sua predicazione, col calore e con le immagini del tempo, e sempre con l'accompagnamento di forti esortazioni alla pratica del Rosario. Questo si legge sul suo Trattato della vera devozione alla Santa Vergine, che, rimasto nascosto per 130 anni, verrà pubblicato nel 1842, e diventerà uno dei testi fondamentali della pietà mariana.


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