PREGHIERE DEI SECOLI A MARIA


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Pietro il Venerabile

XII Secolo

Il grembo della Madre
contiene Colui
che dal trono del Padre
è contenuto.
La Vergine consola il bambino
e lo venera come Dio,
l'Emanuele con noi,
la salvezza di Israele.
La mente, la voce e gli occhi,
i popoli cristiani ti accolgono,

o Madre,
e bramano di avere
quale propizio e sicuro rifugio
Colui che per mezzo tuo è nato.
Perciò, o Signora del mondo,
volgi pietosa gli occhi,
dissolvendo i crimini.
Fugga l'iniquità,
ritornino la giustizia e la grazia
di Gesù Cristo.



Nacque in Alvernia nel 1094 e nel 1109 entrò nel monastero di Sauxlange. Eletto nel 1122 abate di Cluny, diresse il celebre monastero fino alla morte, avvenuta nel 1156, dedicando la sua vita e la sua opera alla riforma della vita monastica e alla strenua difesa della persona e dell'autorità del Sommo Pontefice.Sebbene non abbia composto opere specificamente mariane, in diversi suoi scritti si trovano passaggi dove si parla della Vergine. Pietro insiste molto su come praticare con rettitudine la devozione mariana e come essa sia necessaria anche alla vita monastica. Dispone, infatti, delle regole ben precise che prevedono: la celebrazione di messe in suo onore; la recita dell'Ufficio della Beata Vergine sopratutto da parte dei monaci infermi; il canto della Salve Regina durante le processioni. Le ragioni adottate da Pietro sono due: è necessario che la Vergine riceva l'onore speciale che, dopo Dio, le è dovuto al di sopra di tutte le creature in quanto Madre del Salvatore; questo serve ad ottenere quell'aiuto che ella garantisce ai suoi speciali servitori.


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