Atteggiamento - DIZIONARIO DELLA CULTURA

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Atteggiamento

A
La nozione

L'analisi degli atteggiamenti offre un approccio privilegiato per la comprensione delle culture. Conoscere gli atteggiamenti di una persona o di un gruppo, infatti, è, per buona parte, conoscere il segreto dei comportamenti e delle identificazioni culturali. Supponiamo di essere informati sui particolari atteggiamenti di un individuo - di cui conosciamo la nazionalità, la famiglia, l'appartenenza sociale -, non potremmo già forse indovinare l'orientamento delle sue opinioni, dei suoi impegni, del suo comportamento? Gli atteggiamenti di una persona ci rivelano il suo comportamento. Da ciò l'interesse collegato allo studio degli atteggiamenti. La nozione di atteggiamento è centrale in psico‑sociologia. Cerchiamo di precisarne la nozione. Diciamo inizialmente ciò ch'esso non è.
L'atteggiamento non è soltanto un'opinione, un'idea, una semplice preferenza, un interesse, un sentimento. Questo si spiega dimostrando come l'atteggiamento si colleghi all'azione. Le disposizioni che abbiamo sopra elencate possono rimanere sul solo piano emotivo e non portare all'atto concreto. Non si tratta di atteggiamenti del comportamento.
L'atteggiamento non è neppure una semplice motivazione o un'attrattiva psico‑sociale; non si tratta neanche di un semplice particolare modo di percepire la realtà sociale o di aspirare ad uno status invidiato. Questi fattori del comportamento possono, in un certo senso, rimanere inefficaci e nell'ordine di un'idealità platonica.
L'atteggiamento è una realtà sintetica e dinamica che dispone all'azione. Se non si riduce né all'azione, né alla motivazione, né alla reazione emotiva; essa però comprende tutte queste componenti e predispone efficacemente il soggetto ad agire in un senso o in un altro. Definiremo l'atteggiamento come una struttura del dinamismo personale che orienta positivamente o negativamente il comportamento riguardo ad un oggetto psico‑sociale: persona, situazione o realtà materiale. E un dinamismo, una disposizione all'azione, o ancora il dinamismo che prepara all'azione. E un modo abituale di vedere, giudicare, sentire, reagire concretamente.
In una formula più elaborata, si può dire che è una disposizione risultante da strutture relativamente durature dei nostri processi percettivi, emotivi e motivanti che si esercita verso un oggetto psicologico. Quando, per esempio, si parla dei nostri atteggiamenti riguardo a degli stranieri, o alla politica o ad un determinato gruppo religioso, si usa una formula sintetica che indica il nostro modo di percepire, di sentire, di reagire di fronte ad un oggetto sociale e questa struttura della nostra psiche costituisce come un dispositivo acquisito che ci impegna in un comportamento sia favorevole che sfavorevole nei confronti degli stranieri, di un determinato partito politico, di una determinata religione, ecc.




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