Convenzione Culturale Europea - DIZIONARIO DELLA CULTURA

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Convenzione Culturale Europea

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La Convenzione Culturale Europea è stata firmata nel 1954 da quattordici paesi membri del Consiglio d'Europa. Il numero dei paesi firmatari è oggi raddoppiato. La Convenzione ha per oggetto il favorire una politica comune tesa alla salvaguardia della cultura europea e all'incoraggiamento del suo sviluppo. La Convenzione comprende undici articoli di cui i cinque primi trattano più direttamente del contenuto della politica culturale comune. Gli articoli successivi stipulano le modalità di applicazione, di ratifica, d'interpretazione e di estensione della Convenzione collettiva ad altri paesi. In sostanza, le Parti Contraenti si prefiggono di concertare la loro politica in favore dello sviluppo culturale d'Europa e della salvaguardia del suo patrimonio. I firmatari si prefiggono altresì d'incoraggiare lo studio delle lingue, della storia e della civiltà di tutti i paesi interessati dalla Convenzione. Essi intendono facilitare la circolazione delle persone e dei beni culturali tra tutti i paesi firmatari. I cinque primi Articoli si leggono come segue: Art 1: « Ogni Parte Contraente prenderà le misure necessarie per salvaguardare il proprio apporto al patrimonio culturale comune d'Europa e ad incoraggiarne lo sviluppo ». Art 2: « Ogni Parte Contraente, nella misura del possibile, stimolerà i propri connazionali allo studio delle lingue, della storia e della civiltà delle altre Parti Contraenti e offrirà a queste ultime, sul proprio territorio, delle facilitazioni per lo sviluppo di questo genere di studi, e si sforzerà di sviluppare lo studio della propria lingua o delle proprie lingue, della propria storia e della propria civiltà sul territorio delle altre Parti Contraenti e di offrire ai cittadini di queste ultime la possibilità di perseguire studi simili sul suo territorio ». Art 3: « Le Parti Contraenti si consulteranno nel quadro del Consiglio d'Europa al fine di concertare la loro azione in vista dello sviluppo delle attività culturali d'interesse europeo ». Art. 4: « Ogni Parte Contraente dovrà, nella misura del possibile, facilitare la circolazione e lo scambio delle persone come degli oggetti di valore culturale ai fini dell'applicazione degli articoli 2 e 3 ». Art 5: « Ogni Parte Contraente considererà gli oggetti che rivestono un valore culturale e sono posti sotto il suo controllo come facenti parte integrante del patrimonio culturale comune d'Europa e ne faciliterà l'accesso ». La Convenzione Culturale, il cui testo non è stato modificato dal 1954, non contava fino al 1987 che i Paesi firmatari appartenenti all'Europa dell'Ovest. La Jugoslavia ha aderito alla Convenzione nel 1987, seguita poi dall'Ungheria, la Polonia, la Cecoslovacchia, l'Unione Sovietica. La Santa Sede ha firmato la Convenzione nel 1962. Nel 1991, ventinove erano i paesi firmatari. Si può prevedere che tutti i paesi dell'Est europeo vi aderiranno come lo hanno augurato i loro rappresentanti nel corso della riunione dei Ministri della Cultura del Consiglio d'Europa nel 1990. Con la caduta della cortina di ferro la politica culturale d'Europa è ormai impegnata in una profonda revisione. L'estensione geografica della Convenzione è già in progresso e il Consiglio d'Europa s'interroga sulla natura delle relazioni da sviluppare con paesi che condividono l'eredità culturale europea. Finora la Convenzione di estendeva all'educazione, alla cultura, al patrimonio, allo sport, alla gioventù; dovrà estendersi anche alla comunicazione la cui influenza sulla cultura è sempre più marcata? Il Consiglio d'Europa che era, con l'UNESCO, il solo organo intergovernamentale impegnato nella cooperazione culturale, ora deve armonizzare i propri interventi tenendo conto di molte altre organizzazioni che perseguono obbiettivi simili, segnatamente la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa, la quale porta adesso il nome di Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (O.S.C.E.). La O.S.C.E intende intensificare i suoi programmi di cooperazione culturale; e le intese tra il Consiglio d'Europa e la O.S.C.E. avranno un impatto importante sulla politica culturale di tutto il Continente.

Vedi
Consiglio d'Europa
Dichiarazione Europea sugli obbiettivi Culturali

Bibl.: Série des Traités Européens, n. 18, Strasbourg, Conseil de l'Europe, éd 1990.
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